Quondam rana bovem in prato conspexit et invidia tantae magnitudinis rugosam inflavit pellem. Tum natos interrogavit dicens: “Quis est maior, ego an bos?”. Nati responderunt: “Bos”. Rursus rana magno nisu cutem intendit atque simili quaesivit modo: “Quis est maior?”. Illi neduo responderunt: “Bos”. Postremum rana, indignata, se inflavit omnibus viribus, sed corpus rupit et iacuit. Quare proverbium dicit: “Invidia perit”: inops, cum temptat potens esse, perit.
Versione tradotta
Una volta una rana vide un bue nel prato e per invidia di così tanta grandezza gonfiò la pelle rugosa. Allora interrogò i figli dicendo: "Chi è più grande, io o il bue?". I figli risposerò: "Il bue". Di nuovo la rana con grande sforzo gonfiò la pelle e chiese allo stesso modo: "Chi è più grande?". Quelli di nuovo risposero: "Il bue". Alla fine, la rana, infastidita, si gonfiò con tutte le forze, ma fece scoppiare il corpo e morì. Perciò il proverbio dice: "l'invidia crepa": il debole, quando tenta di essere potente, muore.
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