Iam scies ab introitu primo dei cuiuspiam luculentum et amoenum videre te diversorium. Nam summa laquearia citro et ebore curiose cavata subeunt aureae columnae, parietes omnes argenteo caelamine conteguntur bestiis et aliis id genus pecudibus occurrentibus ob os introeuntium. Mirus prorsum homo, immo semideus vel certe deus, qui magnae artis suptilitate tantum efferavit argentum. Enim vero pavimenta ipsa lapide pretioso caesim deminuto in varia picturae genera discriminantur: vehementer, iterum ac saepius beatos illos, qui super gemmas et monilia calcant. Iam ceterae partes longe lateque dispositae domus sine pretio pretiosae totique parietes solidati massis aureis splendore proprio coruscant, ut diem suum sibi domus faciat licet sole nolente: sic cubicula, sic porticus, sic ipsae valvae fulgurant. Nec setius opes ceterae maiestati domus respondent, ut equidem illud recte videatur ad conversationem humanam magno Iovi fabricatum caeleste palatium. Invitata Psyche talium locorum oblectatione, accessit et paulo fidentior intra limen sese facit ubi, horrea sublimi fabrica perfecta magnisque congesta gazis conspicit. Nec est quicquam, ubi non est. Sed praeter ceteram tantarum divitiarum admirationem, hoc erat precipue mirificum, quod nullo vinculo, nullo claustro, nullo custode totius orbis thesaurus ille muniebatur.
Versione tradotta
Già fin dall'ingresso noti che si tratta dell'abitazione splendida e lieta di un qualche dio. Infatti colonne d'oro reggono gli alti soffitti di cedro e d'avorio lavorati finemente; tutte le pareti sono ricoperte da bassorilievi d'argento con animali di ogni tipo, e bestie nell'atto di correre da chi entra. Sicuramente un uomo mirabile, oppure un semidio, o addirittura un dio, ha potuto scolpire nell'argento animali come quelli, con la finezza della grande arte. In vero infatti i pavimenti dello stesso marmo prezioso scolpito si dividono in pitture di diversi generi. Di nuovo, molto e più spesso beati coloro che camminano sulle gemme e sui monili. Le altre parti della casa, di valore inestimabile, disposte per lungo e per largo, hanno pareti d'oro compatto, luccicano e rifulgono di un loro splendore affinché la dimora faccia essa stessa giorno anche quando non vuole il sole: allo stesso modo stanze, portici, e persino i battenti delle porte splendono. Tutti gli altri oggetti rispondono allo splendore della casa, tanto che veramente quel palazzo celeste sembra essere stato costruito dal grande Giove per i suoi incontri coi mortali. Psiche, attirata dal diletto di tali luoghi, si avvicinò e un po' più coraggiosa entrò nella casa dove vede depositi realizzati con straordinaria arte e stracolmi di grandi ricchezze. Non vi è nulla che non ci sia lì. Ma oltre all'altra meraviglia per così tante ricchezze era soprattutto meraviglioso il fatto che in quel posto quel tesoro di tutta la regione non era tutelato da nessuna protezione, da nessun chiavistello, da nessun custode.
- Letteratura Latina
- Versioni L-M
- Versioni dai Libri di Esercizi