La repressione dei Baccanali - Studentville

La repressione dei Baccanali

Bacchanalia, si quidem primo paucis tradita sunt, deinde vulgata sunt per viros mulieresque. Additae voluptates religioni vini et epularum, quo plurium animi illicerentur. Postquam vinum animos incendisset, et nox et mixti feminis mares discrimen omne pudoris exstinxissent, corruptelae primum omnis generis fieri coeptae sunt, quia cuncti suae libidinis paratam voluptatem haberent. Statuit autem senatus ut gratiae consuli agerentur, qui eam rem et cum singulari cura et sine ullo tumultu investigaverat. Quaestionem deinde de Bacchanalibus sacrisque nocturnis extra ordinem consulibus mandat; statuit ut sacerdotes eorum sacrorum, seu viri seu feminae, non Romae modo, sed per omnia fora et conciliabula conquirantur, ut in consulum potestate sint; praeterea in urbe Roma et per totam Italiam edicta misit, ne quis, qui Bacchi mysteriis initiatus erat, cum aliis conveniret sacrorum causa, neu tales res divinas faceret. Ante omnia quaestio decernitur de iis, qui conventus habuerunt vel coniuraverunt ut stuprum vel flagitium efficerent. Si qui nominatus profugisset, consules diem certam finivissent: ad eam nisi citatus respondisset, absens damnatus esset. Haec senatus decrevit.

Versione tradotta

I Baccanali, se dapprima furono aperti (lett. trasmessi) a pochi, successivamente si diffusero fra uomini e donne. Al rito si aggiunsero le delizie del vino e dei banchetti, perché le menti di più persone fossero adescate. Dopo che il vino aveva eccitato gli animi, e la (complicità della) notte e la promiscuità tra uomini e donne (lett. gli uomini uniti alle donne) avevano cancellato ogni limite posto dal (lett. del) pudore, iniziarono per prima cosa a essere commesse depravazioni di ogni genere, perché tutti trovavano immediata soddisfazione alla propria dissolutezza. Il Senato deliberò allora che si rendessero dei ringraziamenti al console, il quale aveva condotto quell’indagine con particolare oculatezza e senza (fomentare) alcun disordine. Quindi affida ai consoli, con procedura straordinaria, la questione dei Baccanali e dei riti notturni; ordina che i sacerdoti di quei riti, sia uomini che donne, siano ricercati non solo a Roma, ma in tutti i fori e i luoghi di ritrovo, perché ricadano sotto l’autorità dei consoli; inoltre fece diramare editti nella città di Roma e in tutta Italia affinché nessuno che fosse stato iniziato ai Baccanali si riunisse con altre persone per motivi di culto né celebrasse simili riti. Anzitutto si discute la posizione di coloro che si sono riuniti o hanno congiurato per commettere stupro o (altra) infamia. Se qualcuno, denunziato, fosse fuggito, i consoli avrebbero stabilito una data di comparizione: se per quella data la persona citata in giudizio non avesse risposto, sarebbe stata condannata in contumacia. Questo stabilì il Senato.

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