La riconoscenza, madre di tutte le virtù - Studentville

La riconoscenza, madre di tutte le virtù

Gratum esse est virtus non solum maxima, sed etiam mater virtutum omnium reliquarum. Quid est pietas nisi voluntas grata in parentes? Qui sunt boni cives, qui militiae patriaeque prosunt, nisi qui patriae beneficia recordantur? Qui sancti sunt, qui religionem colunt, nisi qui meritam dis immortalibus gratiam iustis honoribus et memori mente persolvunt? Quae potest esse vitae iucunditas sine amicitia? Quae porro amicitia potest esse inter ingratos? Qui est nostrum tam liberaliter educatus, cui non educatores, cui non magistri sui cum grata recordatione in mente versentur? Cuius opes tantae esse possunt aut umquam fuerunt, ut ille sine multorum amicorum officiis stare possit? Ita fit ut nemo beate vivere possit, nisi qui gratus est.

Versione tradotta

Essere grato non solo è la massima virtù, ma anche la madre di tutte le altre virtù. Cos'è la pietà se non una volontà riconoscente verso i genitori? Chi sono i buoni cittadini, che giovano all'esercito e alla patria, se non coloro che si ricordano dei benefici della patria? Chi sono i santi che rispettano la religione, se non coloro che rendono un giusto ringraziamento agli dèi immortali con giusti onori e mente riconoscente? Quale può essere la gioia della vita se non l'amicizia? D'altra parte, che amicizia ci può essere tra ingrati? Chi è tra di noi, così accuratamente educato, a cui non tornino in mente come ricordo gradevole i suoi maestri? Le forze di quale uomo possono o mai furono così grandi da poter stare senza gli aiuti di tanti amici? Così accade che nessuno possa vivere beatamente se non chi è grato.

  • Letteratura Latina
  • Lingua Viva 1
  • Versioni dai Libri di Esercizi

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