La seconda guerra punica(218-202a.C.) - Studentville

La seconda guerra punica(218-202a.C.)

Bello Punico secundo Hamilcar, Carthaginiesium imperator, in Hispaniam filium Hannibalem, adulescentem novem annorum, duxit. Puer Hannibal ante altaria deorum,dum peter victimas immolat, aeternum odium contra Romanos iuravit et sacramentum religiose per totam vitam servavit. Ubi Hannibal adolevit, patri Hamilcari successit et summum imperium obtinium. Tunc per Pyrenaeos montes et Alpes copias in Italiam traduxit, consulem Cornelium Scipionem apud Ticinum profligavit. Caium Flaminium apud Trasumenum in Etruria devicit Ibi Cartaginienses quindecim milia Romanorum occiderunt. Cum autem (poi) Hannibal consules apud Cannas vicit. multae civitates Italiae a societate Romanorum discesserunt et cum Carthaginiensibus foedus fecerunt. Tunc Romani dictatorem creaverunt Fabium Maximum, qui (il quale) cognomen habuit Cunctatoris quia hostes cunctatione et subitis insidiis debilitavit. Tandem Carthaginienses Hannibalem in patriam revocaverunt, quia consul Scipio in Africam copias suas navibus traduxit.

Versione tradotta

nella seconda guerra punica Amilcare, imperatore dei cartaginesi, mandò in spagna il figlio Annibale, giovane di nove anni. Il giovane Annibale davanti gli altari degli dei, mentre il padre immolava le vittim, giurò odio eterno contro i romani, sempre conservando dopo il giuramento religiosamente per tutta la vita. Quando Annibale crebbe, successe al padre Amilcare, ottenendo grande impero. Allora traposrtò le truppe per i molti pirenei e le alpi, sconfisse il console Scipione presso il ticino, vinse in Etruria Caio Flaminio presso il trasimeno. Qui vennero uccisi dai cartaginesi 15.000 romani. Avendo tuttavia Annibale vinto i consoli presso Canne, molte città dell'italia fecero un patto con i cartaginesi, allontanandosi dall'alleanza romana.
I Romani tuttavia nominarono dittatore Fabio Massimo, che ebbe il cognome di Cunctatore, poichè debilitò i nemici con (cunctione) e molte insidie. Allora dai cartaginesi fu richiamato Annibale in patria, poichè il console Scipione aveva condotto le sue truppe in Africa con le navi

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