La Soluzione Finale del Problema Ebraico
La guerra conduce, sotto il dominio del Terzo Reich, milioni di ebrei, oltre quelli tedeschi e austriaci. Alla fine del conflitto più di 5 milioni di Ebrei saranno assassinati dai nazisti e dai loro alleati. E’ la Soluzione finale del problema ebraico, un’espressione entrata nell’uso corrente della burocrazia nazista nel marzo 1942.
L’obiettivo di eliminazione fisica, dell’assassinio di massa di tutti gli israeliti d’Europa si cela sotto l’espressione soluzione finale, di per se carica di minaccia, ma di cui solo dopo il conflitto si è potuto valutare tutto l’orrore.
Nelle aree occupate dall’URSS e dalla Polonia le popolazioni furono sottoposte a violenze sistematiche, private di tutto, uomini e donni sfruttati come animali da lavoro. La persecuzione assunse così le dimensioni di genocidio, ovvero distruzione pianificata di un popolo intero.
Come già era avvenuto per la guerra, l’amministrazione dei campi venne affidata alle SS, che seppero trarre forte vantaggio dalla forza-lavoro necessaria a parecchie industrie tedesche.
I lavori forzati avvenivano nei campi di prigionia (lager), gran parte dei quali era collocata in territorio polacco e tedesco.
Giorno della Memoria e Olocausto degli Ebrei: materiale per approfondire
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- Tesine