La successione degli imperi universali - Studentville

La successione degli imperi universali

Apud rerum scriptores legimus antiquis temporibus Ninum, Assyriorum regem, principem omnes Asiae gentes in suam potestatem redegisse et magnum imperium rexisse; deinde imperium ab Assyriis translatum esse ad Medos, postquam Sardanapalum eorum regem, nimia felicitate mollem ac imbellem factum, Arbaces Medus imperio vitaque privavit. Constat iisdem fere temporibus Lycurgum Lacedaemonium fuisse iustarum legum latorem et severae disciplinae auctorem, qua Sparta diu floruit; ab Elissa Tyria, quae etiam Dido appellatur, Carthaginem, urbem nobilem atque aemulam imperii Romani, condîtam esse; Caranum, virum generis regii, ab Hercule prognatum, Argos reliquisse et regnum Macedoniae occupavisse. Quare iure Alexander Magnus, post eum septimus decimus Macedonum rex, praedicabat Achillem materni generis progenitorem esse, Herculem paterni (generis). Postremo regibus Philippo et Antiocho, qui a Macedonibus oriundi erant, devictis et Carthagine subacta imperium totius orbis terrarum ad populum Romanum pervenit.

Versione tradotta

Negli storici leggiamo che anticamente Nino, re degli Assiri, avesse ridotto per primo in suo potere tutte le popolazioni dell'Asia e avesse governato un grande impero; che poi il potere fosse passato dagli Assiri ai Medi, dopo che il medo Arbace privò del potere e della vita il loro re Sardanapalo, reso molle e imbelle dalla troppa felicità. E' noto che quasi negli stessi anni lo spartano Licurgo sia stato promulgatore di giuste leggi e autore di una severa disciplina, grazie alla quale Sparta prosperò per lungo tempo; che Cartagine, città nobile e rivale dell'impero romano, sia stata fondata da Elissa di Tiro, che è chiamata anche Didone; che Carano, uomo di stirpe regale, discendente da Ercole, avesse lasciato Argo e occupato il regno di Macedonia. Perciò giustamente Alessandro Magno, dopo di lui diciassettesimo re dei Macedoni, predicava che Achille fosse suo antenato per parte di madre, Ercole per parte di padre. Alla fine, sconfitti i re Filippo e Antioco, che erano discendenti dai Macedoni, e sottomessa Cartagine, il potere di tutto il mondo arrivò al popolo romano.

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