Dalle parole di un americano che rifiutava un investimento sulla televisione quando questa era ancora ai suoi albori dicendo: “fra qualche mese la gente si stancherà di guardare dentro una scatola” sono passati più di cinquant’anni e possiamo dire con certezza che quell’uomo d’affari si sbagliava di grosso, perché la televisione è diventata un elemento importante nella vita di tutti noi.
La televisione ci permette, infatti, di poter uscire dai confini materiali giornalieri e di poter dare uno sguardo al di fuori della propria città per conoscere e soprattutto capire ciò che succede. Purtroppo attraverso la televisione i fatti non arrivano mai a noi come sono accaduti realmente, ma attraverso il filtro volontario o involontario di giornalisti, filmati o anche solo di aggettivi usati per raccontare l’avvenimento.
Ormai questo filtro è sempre più volontario, frequente e forte, e, purtroppo, non esiste alcun telegiornale o programma televisivo che presenti un tema nella forma più oggettiva possibile in modo che il telespettatore possa cogliere l’informazione priva di commento, libero di fare le sue considerazioni e di esprimere le sue opinioni senza essere influenzato.
La questione è che siamo ritenuti stupidi e privi di senso critico, o forse proprio l’obiettivo di coloro che fanno la televisione è levarci il senso critico, fondamentale per l’individualità di un uomo. In questo modo tutti saremmo uguali, una massa facile da domare come diceva Daniele Silvestri, giovane cantautore romano, in una sua canzone “così fecero in modo che gli schiavi si somigliassero, perché così faceva comodo al mercato unico”. Naturalmente parlare di schiavitù è eccessivo, ma bisogna stare attenti e con la mente attiva per non essere bombardati passivamente dai messaggi televisivi. La televisione è sempre più popolata dagli stessi volti, e dagli stessi argomenti che si ripetono di canale in canale o da fatti drammatici di cronaca nera diventati di dominio pubblico che spesso mettono in ombra o addirittura oscurano del tutto avvenimenti più importanti.
Forse la gente è stanca di sentire e di vedere sempre tragedie e morte e si lascia appassionare da ciò che evidenzia i difetti e le debolezze altrui per poter pensare che in confronto con gli altri nonostante tutto ci si può definire normali.
L’audience è diventata l’elemento principale della TV, gli argomenti trattati e anche il modo in cui vengono trattati sono frutto di un’attenta ricerca e analisi che rendono i programmi una macchina da audience. Infatti un programma può avere grandi richieste da parte di società pubblicitarie e di conseguenza denaro, ormai tutti i temi trattati dalla televisione hanno come scopo il guadagno.
Negli ultimi anni si assiste a un cambiamento, un’ancora ristretta cerchia di persone non si accontenta della televisione per quanto riguarda l’informazione e si affida a un mezzo molto più grande e libero come internet. Un luogo dove regna la libertà e la gente non si trova davanti a dei bivi destra o sinistra, ma può parlare apertamente di problemi importanti.
La TV nonostante tutto è e rimane un grande mezzo di comunicazione, l’importante è saperla usare osservando tutto in modo critico, lasciando perdere inutili prese di posizione e scegliendo attentamente i programmi senza lasciarsi trasportare dallo zapping.
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