Secondo la teoria del “Big Bang”, nata nel 1930, circa 10-15 miliardi di anni fa tutta la materia dell'universo doveva essere contenuta in un volume più piccolo di un atomo, con una densità ed una temperatura estremamente elevate. Esso ad un certo punto esplose espandendosi e raffreddandosi. Le osservazioni su cui si basa questa teoria sono l’uniformità della radiazione cosmica di fondo a microonde; il red-shift della luce delle galassie lontane e l’abbondanza primordiale degli elementi più leggeri. Questa teoria ipotizza uno stadio primordiale, all’età di 10-34 sec, in cui si ebbe una rapida espansione esponenziale, durante la quale le distanze aumentarono di 1050 volte. L’idea dell’inflazione risolve alcune questioni, per esempio il fatto che l'universo presenti delle disomogeneità nella distribuzione della materia, grandi spazi vuoti e addensamenti come le galassie; però non risolve il problema dell’origine dell’Universo. Il fisico Andrej Linde ha supposto che il Big-Bang abbia generato una serie di fluttuazioni quantistiche, che passando attraverso la fase di inflazione, furono congelate e produssero condizioni iniziali differenti in regioni diverse del cosmo. Secondo Linde, esiste un Multiverso formato da infiniti universi, tra i quali il nostro che, come gli altri, si sarebbe formato da una fluttuazione in un altro universo preesistente.
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