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La terza generazione: dal 60′ al 68′ La terza generazione di elaboratori ( intorno agli anni ’60 ) è caratterizzata da macchine più veloci, più affidabili, di dimensioni ridotte e meno costose, grazie all’introduzione del circuito integrato (IC) ,frutto di una avanzata sperimentazione nel campo dell’elettronica, della fisica e della chimica. Le prime macchine basate su questa tecnologia che si affacciarono sul mercato furono quelle della serie 360 della IBM, che riuscì ad installarne oltre trentamila esemplari in tutto il mondo. La serie 360 era prodotta in 12 modelli che si differenziavano per velocità e capacità di memoria ed era caratterizzata dalla modularità, che permetteva l’espansione del sistema grazie all’aggiunta di moduli supplementari. I circuiti integrati aumentarono la velocità degli elaboratori di ca. 1000 volte, tanto che essi potevano eseguire una operazione in un tempo dell’ordine di grandezza di un miliardesimo di secondo. Questo incremento di velocità impose anche l’adozione di speciali accorgimenti per accelerare gli altri componenti dell’elaboratore come ad esempio la memoria a nuclei magnetici, alla quale fu aggiunta una memoria di transito per favorire un rapido accesso dei dati verso la CPU. Con l’avvento del circuito integrato, gli elaboratori vengono progettati per essere ampliati nel tempo tramite la semplice aggiunta di moduli. Questo permette di adeguare in ogni momento la macchina a qualsiasi tipo di applicazione e a qualsiasi mole di dati. Al fine di gestire il coordinamento delle varie parti di un calcolatore, vengono creati dei programmi che hanno il solo scopo di far funzionare la macchina, senza nessun altro compito specifico. Nasce il sistema operativo ( Nel 1965 verrà completata la prima versione dello UNIX ). Oltre al sistema operativo, vengono creati anche altri linguaggi di programmazione come l’APL ( A Programming Language ), che consente di interrogare l’elaboratore e il PL/1 (Programming Language 1) che permette di risolvere problemi sia scientifici che commerciali. Questi nuovi linguaggi vengono sviluppati tenendo conto dei nuovi concetti di multiprogrammazione e di time-sharing, che permettono di elaborare più programmi contemporaneamente, consentendo così l’uso del calcolatore a più utenti. IBM 360 Differenze di dimensioni tra Valvola, transistor e IC (segue nel file da scaricare)
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