Nel primo libro di quella trilogia che stiamo analizzando, La tirannide: unâinterpretazione del Gerone di Senofonte, Strauss cerca di far rivivere il pensiero politico- filosofico classico attraverso un attento studio della scrittura di Senofonte. Vuole dimostrare quanto possa risultare utile e proficua la lettura di un testo antico pur ritenuto inaffidabile e di poco conto come il Gerone: in quegli anni, infatti, era ampliamente accettato che Senofonte fosse stato, a voler essere indulgenti, niente più che un nobiluomo, ma alla peggio poteva anche essere definito un sempliciotto: cosa del resto provata, se vogliamo, dal fatto che con lui Socrate si guardasse bene dal parlare di cose alte e metafisiche, ma restasse sempre coi piedi per terra, discorrendo di quella guerra e di quellâarte militare di cui Senofonte era un vero e proprio maestro. Strauss intende ribaltare questa visione comune, carica di pregiudizi. Già dalle prime pagine di La tirannide, capiamo chi sono i destinatari del discorso e delle critiche dellâautore: egli dichiara di voler sottomettere la sua âdettagliata analisi di questo dimenticato dialogo sulla tirannide alla considerazione di tutti gli esperti della scienza politicaâ. Strauss considera la scienza politica dei suoi tempi un completo e totale fallimento intellettuale: prova di ciò era stata la sua incapacità di riconoscere per quelle che veramente erano le dittature di Stalin e Hitler. Il discorso di La tirannide ò tutto focalizzato sul problema della libertà di pensiero, e cerca di dimostrare come lo studio del Gerone possa essere un indispensabile sussidio per comprendere appieno questo problema. Il Gerone ò il prodotto della retorica socratica: âogni società cerca di controllare il pensiero – scrive Strauss – e la retorica di Socrate ò un modo per frustrare questo tentativoâ. La retorica socratica ò, infatti, una forma di insegnamento esoterico, perfezionato nella tipologia del dialogo: esponendo il pensiero dellâautore âin una forma obliqua ed indirettaâ, riesce a fornire molti indizi di interpretazione al lettore che desidera conoscerlo. Strauss rimarrà legato per tutta la vita alle riflessioni tratte dallo studio della scrittura e dei testi di Senofonte. Nel suo lavoro Il discorso socratico di Senofonte (1970) scrive infatti: âla nostra epoca si vanta di essere più aperta ed illuminata rispetto alle epoche passate, ma ò sicuramente cieca di fronte alla grandezza di Senofonte. Si potrebbero fare numerose riflessioni sul nostro tempo leggendo e rileggendo le sue opereâ.
- 1900
- Strauss
- Filosofia - 1900