L’ Acropoli d’ Atene: cos’è
L’acropoli di Atene si trova in posizione dominante su uno sperone di roccia, quasi interamente a strapiombo sulla valle circostante. In epoca micenea sulla collina sorgeva un palazzo reale, e solo in seguito l’acropoli di Atene assunse il ruolo di santuario dedicato alle divinità locali. La struttura, così come oggi ci appare, risale alla seconda metà del V secolo a.C., epoca in cui la città era governata da Pericle, che volle dare alla città la sua sistemazione urbanistica e monumentale. Vi si accede attraverso i Propilei, monumentale e scenografico ingresso alla città.
Il Partenone
L’acropoli di Atene ha sulla sommità il Partenone, tempio dedicato ad Atena Parthenos, ossia vergine. La città deriva il suo nome da quello della dea, che ne era protettrice. il tempio, con la sua posizione e la sua maestosità, aveva, oltre alla funzione religiosa, anche il ruolo di simbolo di Atene e della sua supremazia politica e culturale. Nell’edificio, scultura e architettura erano perfettamente integrate; la qualità dei rilievi e l’equilibrio architettonico contribuivano a rendere il tempio un modello di perfezione estetica e l’immagine stessa della culture ateniese.
L’Agorà
L’agorà costituiva il cuore economico e sociale della città. era situata in Pianura, nella parte bassa di Atene, ed era un’ampia piazza su cui si aprivano botteghe e sorgevano edifici adatti agli incontri politici e ai rapporti commerciali. L’Agorà era circondata da ogni parte dagli stoai, monumentali costruzioni fornite di portici, sotto ai quali cittadini potevano passeggiare al riparo dalle intemperie.
I propilei
La realizzazione dei Propilei fu affidata all’architetto Mnesicle, che dovette affrontare i problema di superare i dislivelli del terreno, raccordando in un unico edificio la parte bassa della città con quella alta. la facciata verso la vallata aveva un aspetto scenografico, ornata da alte colonne doriche, con due ali rientranti, nelle quali erano due ampi vani, uno adibito a pinacoteca, mentre l’altro introduceva al santuario dell’atena Nike. Una gradinata consentiva di superare il dislivello del terreno e di accedere al vano interno, attraversato dalla via Sacra e suddiviso in navate per mezzo di slanciate colonne ioniche. Di nuovo doriche erano le colonne poste verso l’interno, dalle quali si apriva la vista sul Partenone e sugli altri templi monumentali dell’acropoli.
L’Eretteo
L’acropoli di Atene ha un altro importante edificio sacro, l’Ereteo, il secondo come dimensioni. Era dedicato al culto di dèi ed eroi ateniesi e fu edificato su un luogo sacro ad Atena Polias, ossia Atena protettrice della città. Il posto era sacro perchè, secondo la leggenda, vi era caduto dal cielo la statua in legno d’olivo della dea. Accanto a questa Poseidone, in lotta con Atena per il dominio sull’acropoli, aveva affondato il suo tridente, facendo scaturire dal terreno una sorgente di acqua salata. La necessità di mettere insieme queste sacre testimonanze costrinse a creae un tempio dalla forma particolare, formato da più corpi achitettonici collegati tra loro.
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