Post Numae mortem populus Tullum Hostilum regem esse iussit. Tullus non solum Numae dissimilior fuit, sed ferocior quam Romulus. Cum aetas, vires gloriaque avita eius animum stimularent, credibiliorem belli causam reperiebat. Tunc forte agrestes Romani ex Albano agro, Albani e Romano praedas invicem fecerunt. Romani celeriores Albanis missi sunt ut ab eis res repeterent. Cum autem Albani negavissent, Romani bellum indixerunt. Dimicatio autem civili bello similior fuit, prope interparentes natosque, cum ab Albanorum regum stirpe Romani oriundi essent. Eventus tamen belli minus miserabilem dimicationem fecit quod non acie certatum est et damna leviora fuerunt; postremo duo populi in unum confusi sunt.
Versione tradotta
Dopo la morte di Numa il popolo decretò che Tullo Ostilio fosse re. Tullo non solo fu molto diverso da Numa, ma (fu) più feroce di Romolo. Nel momento in cui il tempo, le forze e la gloria degli avi incitava il proprio animo, ritrovava una più credibile motivazione di guerra.
Allora per caso i romani agresti e gli albani catturarono le prede a vicenda l'uno dal campo dell'altro.
I romani più rapidi degli albani furono inviati a pretendere il risarcimento da loro. Ma dato che gli albani glielo negarono, i romani gli dichiararono guerra.
In realtà la rivalità fu molto simile alla guerra civile, quasi come tra genitori e figli, perché i romani discendono dalla stirpe dei re albani. Tuttavia la riuscita della guerra rese la rivalità meno miserabile perché non si gareggiò sul campo ed i danni furono più lievi; alla fine i due popoli si mescolarono in uno solo.
- Letteratura Latina
- La Lingua delle Radici 1
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