Laodamia Acasti filia amisso coniuge dolorem ferre non potuit. Itaque fecit simulacrum aereum simile Protesilai coniugis et in thalamos posuit sub simulatione sacrorum, et eum colere coepit. Famulus quidam matutino tempore poma ei attulit ad sacrificium viditque eam Protesilai simulacrum tenentem atque osculantem; aestimans eam adulterum habere Acasto patri nuntiavit. Is venit, in thalamos irrupit et cum vidit effigiem Protesilai iussit signum et sacra pyra facta comburi; Laodamia, dolorem non ferens, mediis flammis se immisit.
Versione tradotta
Laodamia figlia di Acaste non potè sopportare il dolore della perdita del marito. E così fece una statua di oro simile al coniuge Protesilao e la pose nel talamo sotto simulazione di cose sacre, e iniziò a onorarla. Il servo di mattina le portò dei frutti per il sacrificio e vide che quella abbracciava la statua di Protesilao e la baciava, pensando che quelle avesse un amante lo disse al padre Acaste. Quello venne, entrò nel talamo e quando vide l'immagine di Protesilao ordinò che la statua e le cose sacre fossero bruciate fatta una pira, Laodamia, non sopportando il dolore, si gettò tra le fiamme.
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