PERIFRASTICA PASSIVA: SPIEGAZIONE E COME SI TRADUCE. Come sappiamo, in latino vi sono tanti costrutti, la cui comprensione è fondamentale se si vuole fare un buona traduzione. Infatti, se non si conoscono costrutti come l’ablativo assoluto, la perifrastica attiva e la perifrastica passiva, cum narrativo ecc…, non si potrà mai tradurre perfettamente una versione di latino. In questo post spiegheremo come capire la perifrastica passiva, come studiarla e come individuarla all’interno di una versione da tradurre. Cominciamo!
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PERIFRASTICA PASSIVA: COS’È
La perifrastica passiva è un costrutto della lingua latina ed esprime l’idea di dovere, obbligo e necessità. Si forma con il gerundivo + le voci del verbo sum, e ha una costruzione personale e impersonale.
Perifrastica passiva: Costruzione personale
La costruzione personale della perifrastica passiva si ha quando il verbo è transitivo. Ecco la struttura:
- Il soggetto è la cosa o la persona che deve subire l’azione, e in italiano diventa complemento oggetto.
- La persona che deve compiere l’azione in latino è espressa in dativo d’agente, ma in italiano si traduce come soggetto.
- Il verbo è al gerundivo unito ad una voce del verbo sum, e concorda con il soggetto. In italiano si traduce con una voce del verbo dovere + infinito.
Esempio 1.
Proviamo a tradurre qualche frase insieme, così da capire il procedimento da effettuare.
Urbs mihi reliquenda est (Ov.)
Partiamo dal dativo d’agente che in italiano si trasforma in soggetto:
- mihi: io (letteralmente “a me”)
- reliquenda est: visto che il soggetto è “io”, traduciamo il gerundivo + voce del verbo sum concordandolo con il soggetto, quindi “devo lasciare”
- urbs: il soggetto diventa complemento oggetto, dunque “la città”
Dunque:
Io devo lasciare la città.
Esempio 2.
Magistro multa utilia dicenda sunt.
- magistro: dativo d’agente che diventa soggetto, “il maestro”.
- dicenda sunt: gerundivo + voce del verbo sunt che concorda con il nuovo soggetto, “deve dire”.
- multa utilia: soggetto che diventa complemento oggetto, “molte cose utili”.
Dunque:
Il maestro deve dire molte cose utili.
Perifrastica passiva: Costruzione impersonale
La costruzione impersonale invece si ha quando il verbo latino è intransitivo o transitivo senza soggetto (in italiano complemento oggetto). Ecco la struttura:
- Il gerundivo è al neutro singolare.
- Il verbo sum è alla 3a persona singolare nel modo e nel tempo richiesti.
- La persona da cui deve essere compiuta l’azione (quando è espressa) è al dativo d’agente.
Esempio 1.
Nobis cunctandum est.
- nobis: il dativo d’agente si traduce come soggetto, “noi”.
- cunctandum est: si concorda con il soggetto, “dobbiamo temporeggiare”.
Esempio 2.
Eundum est.
Quando non c’è il dativo d’agente, la perifrastica passiva si traduce in forma impersonale:
Bisogna andare.
PERIFRASTICA PASSIVA: COME INDIVIDUARLA E COME SI TRADUCE
Fin qui abbiamo illustrato la regola secondo cui vengono espresse la costruzione personale e quella impersonale della perifrastica passiva: ma come possiamo riconoscerla all’interno di una versione? Quello che bisogna fare è molto semplice:
- individuare il verbo, che sarà nella forma gerundivo + sum
- cercare il dativo d’agente
- individuare il soggetto (se c’è)
Non dimentichiamo che è possibile avere il costrutto della perifrastica passiva all’interno di subordinate che a loro volta hanno una costruzione specifica:
Censeo Carthaginem esse delendam.
Ci troviamo di fronte ad un’infinitiva oggettiva, per cui il soggetto della perifrastica è all’accusativo, mentre il verbo all’infinito:
Penso che Cartagine debba essere distrutta.
METODO DI STUDIO: LE DRITTE
Ricorda che devi adottare anche il giusto metodo di studio per memorizzare bene! Ecco le nostre guide:
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