L'attacco a Catilina - Studentville

L'attacco a Catilina

Recognosce mecum tandem noctem illam hesternam; dico te hesterna nocte venisse inter Falcarios – non agam obscure – in M. Laecae domum; convenisse eodem complures eiusdem amentiae scelerisque socios. Num negare audes? Quid taces? Convincam, si negas. Video enim esse hic in senatu eos, qui tecum una fuerunt. O di immortales! Ubinam gentium sumus? In qua urbe vivimus? Quam rem publicam habemus? Hic, hic sunt in nostro numero, patres conscripti, in hoc orbis terrae sanctissimo gravissimoque consilio, qui de omnium nostrum interitu, qui de huius urbis atque adeo de orbis terrarum exitio cogitant. Hos ego video consul et de republica sententiam rogo; non committo ut id fieri possit.

Versione tradotta

Ricorda con me, infine, quella notte trascorsa; dico che tu, la scorsa notte, sei andato nella via dei Falcari - non mi esprimerò in modo oscuro - nella casa di Leca; e nello stesso luogo sono giunti moltissimi congiurati della tua stessa pazzia e cattiveria. Ancora osi negare? Perché taci? Se neghi te lo dimostrerò - Vedo infatti che qui in senato ci sono coloro che furono insieme a te. O dei immortali! Tra quali popoli siamo? In quale città viviamo? Che stato abbiamo? Qui, qui sono tra di noi, senatori, in questa assemblea, la più sacra e più importante di tutta la terra, coloro che tramano per la nostra morte, e per la distruzione di questa città e addirittura di tutto il mondo. Io, da console, vedo questi e chiedo un parere sullo stato; non ammetto che ciò possa succedere.

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