L’ATTIMO FUGGENTE: LA TRAMA DEL FILM E LE FRASI CELEBRI
Quando l’11 agosto del 2014 si è tragicamente spento Robin Williams in molti hanno ricordato come la migliore delle sue interpretazioni fosse da ricercare in L’attimo fuggente, il film del 1989 diretto da Peter Weir, già molto amato da pubblico e critica.
Il ruolo del professor Keating è infatti rimasto come uno dei più incisivi nella carriera di un attore noto soprattutto per le sue parti comiche, ma che forse dava il meglio di sé quando si dedicava al dramma.
Sin dalla sua uscita al cinema L’attimo fuggente è diventato un inno alla ribellione adolescenziale, un invito a non farsi imprigionare dal conformismo e a seguire le proprie inclinazioni personali.
L’ATTIMO FUGGENTE: SCHEDA DEL FILM
- Titolo Originale:
- Anno di uscita:1989 (Italia)
- Regista: Peter Weir
- Durata: 124 minuti
- Genere: commedia, drammatico
- Cast: Robin Williams, Robert Sean Leonard, Ethan Hawke, Josh Charles
- Premi: Oscar alla Migliore Sceneggiatura Originale
L’ATTIMO FUGGENTE: TRAMA E RIASSUNTO DEL FILM
Il film infatti è ambientato nel 1959 nella prestigiosa e rigida Welton Academy. Qui arriva il giovane Todd, interpretato da Ethan Hawke, il quale fa subito amicizia con il suo compagno di stanza Neil e il suo gruppo composto da Knox, Cameron, Steven, Gerard e Charlie. Abituato a lezioni frontali arcigne e poco interattive, i ragazzi rimangono piacevolmente sconvolti quando il primo giorno di scuola assistono alla lezione del nuovo professore di letteratura inglese, John Keating, un ex studente della scuola: i suoi metodi sono del tutto anticonvenzionali e l’insegnante pare molto più interessato allo sviluppo della coscienza critica e della personalità degli alunni che alla ripetizione delle nozioni dei manuali.
Keating è poi solito strappare i libri in cui si descrivono tecniche scientifiche per esaminare una poesia, invita gli alunni a salire sui banchi per vedere il mondo da un’altra prospettiva, spinge i più promettenti a esercitarsi con i versi e in generale a vivere secondo il motto latino Carpe diem.
Il preside della scuola non condivide però i suoi metodi, e gli intima di non spingersi troppo oltre. Nel frattempo Neil riesuma la Setta dei Poeti Estinti, il gruppo di poesia di cui a suo tempo faceva parte Keating, e i ragazzi iniziano a ritrovarsi per leggere composizioni famose e i loro primi esperimenti. L’influenza di Keating pare essere benefica per tutti, e in particolar modo per Neil che si iscrive a un corso di teatro, e per Todd, che scopre in sé un talento poetico che non conosceva.
Charlie però si spinge troppo oltre e arriva a pubblicare un articolo sul giornale della scuola in cui critica la direzione, firmato con il nome della Setta, cosa che gli procura una dura punizione.
Neil si scontra con il padre, il quale vorrebbe che il figlio si impegnasse per entrare in una scuola di medicina; il ragazzo viene rassicurato da Keating che lo invita a perseverare.
Tuttavia il genitore irrompe sul palco la sera della prima, minacciando Neil di iscriverlo alla scuola militare: sottoposto a una durissima pressione il giovane crolla e si suicida. Venuto a sapere della cosa il preside apre un’indagine sull’accaduto e, informato dal traditore e arrivista Cameron, decide di licenziare Keating e di punire i ragazzi della Setta. Poco prima di lasciare l’aula, però, i suoi studenti salutano il professore salendo sul banco, omaggiando quell’uomo straordinario e i suoi insegnamenti.
ANALISI FILM L’ATTIMO FUGGENTE: LE FRASI CELEBRI
L’attimo fuggente è passato alla storia anche per tutta una serie di citazioni, principalmente tratte dalle battute di Keating, che sono poi diventati motti di grande ispirazione.
Vediamo insieme alcune:
- “C’è un tempo per osare e uno per essere cauti, e l’uomo saggio comprende a quale è chiamato”.
- “Non leggiamo e scriviamo poesia perché è carina. Leggiamo e scriviamo poesia perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione”.
- Durante una lezione Keating interroga un alunno. “Il linguaggio è stato inventato per un unico scopo… qual è, Mr Anderson?” “Comunicare?” “No, per corteggiare le donne!”
- E infine non si può non si citare il verso “O Capitano! Mio Capitano!” tratto da una poesia di Walt Whitman in cui si parla di Abrahm Lincoln, che i ragazzi usano per salutare commossi il professore.
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