LE CROCIATE: SCHEMA RIASSUNTIVO
Una volta riconquistata la penisola iberica, il mondo cristiano si accingeva ad occupare i luoghi della Passione di Cristo in mano alla dinastia turca dei Selgiuchidi, dando il via alle cosiddette crociate.
Secondo gli studiosi del passato le crociate ebbero due scopi principali: garantire la sicurezza dei pellegrini durante i pellegrinaggi, e aiutare l’imperatore bizantino Alessio I Comneno, desideroso di tornare in possesso delle terre sottrattegli dai Selgiuchidi: Siria e Turchia. Oggi, tuttavia, si pensa che queste motivazioni siano prive di fondamento. Ecco un riassunto dettagliato su quello che è successo e sui fatti principali avvenuti durante le crociate.
LE CROCIATE: L’APPELLO DI URBANO II
Il 27 novembre 1095, durante un concilio a Clermont, il papa Urbano II lanciò un appello ai cristiani affinché liberassero Gerusalemme e il Santo Sepolcro dagli infedeli.
Questo appello ebbe un’enorme risonanza, alimentando un fenomeno collettivo esteso e prolungato non solo di carattere religioso, ma anche sociale, politico ed economico. Chi partecipava alle crociate aveva diverse aspettative:
- i cadetti, cioè i nobili non primogeniti dediti alla professione delle armi, vedevano nelle crociate una possibilità di conquistare nuovi possedimenti in Oriente
- il ceto mercantile poteva trarre enormi benefici dalla conquista di Paesi ricchi grazie alle importanti comunicazioni commerciali. Inoltre, trassero enormi benefici le città marinare italiane, che si arricchirono noleggiando flotte e conquistando porti e nuovi mercati.
- la popolazione povera si lanciò all’avventura, animata dallo spirito religioso
- i principi e sovrani europei intendevano conquistare nuovi territori in Oriente
LA PRIMA CROCIATA E LA CROCIATA DEI PEZZENTI
Dopo l’appello di Urbano II una gran moltitudine tra poveri, donne e bambini si radunò intorno a Pietro l’Eremita, un predicatore itinerante, dando il via ad una spedizione nota come “crociata dei pezzenti“.
La prima crociata vera e propria si ebbe nel 1096, guidata dal legato pontificio Ademaro di Monteil, composta da contingenti armati costituiti soprattutto dalla nobiltà francese e normanna. Tra essi ricordiamo: il duca di Lorena Goffredo di Buglione e Tangredi di Altavilla. I crociati conquistarono Nicea e Antiochia. Nel giugno 1099 i crociati conquistarono Gerusalemme, dove si abbandonarono ad una serie di efferatezze. L’impero bizantino guardò con diffidenza la prima crociata, considerando i crociati come falsi pellegrini avidi di conquiste.
I crociati non restituirono all’imperatore bizantino le terre conquistate, ma costituirono diversi regni, tra cui ricordiamo il regno di Gerusalemme, assegnato a Goffredo di Buglione. Questi regni rimasero indipendenti tra di loro e divisi da rivalità. Ci furono conseguenze economico commerciali: la Terrasanta e il Vicino Oriente divennero meta di pellegrini, molti dei quali si stanziavano in quei territori favorendo mescolanze culturali e linguistiche.
LA SECONDA CROCIATA
Tuttavia ad un certo punto i misulmani passarono al contrattacco: uno dei domini cristiani, la contea di Edessa, cadde nel 1144. Papa Eugenio III bandì allora la seconda crociata (1147-1149), a cui parteciparono l’imperatore Corrado III, il re di Francia Luigi VI e Ruggero II di Sicilia, e che si risolse in una disfatta.
LA TERZA CROCIATA
Il mondo arabo nel frattempo si riorganizzò sotto il sultato di Siria ed Egitto, il Saladino, riconquistando Gerusalemme nel 1187. Dall’Europa partì allora la III crociata (1189-1192) con l’imperatore Federico Barbarossa (che morì annegando in un fiume della Cilicia), il re francese Filippo Augusto e il re inglese Riccardo Cuor di Leone. Nonostante le numerose vittorie dei cristiani Gerusalemme rimase in mano ai musulmani e nel 1192 Ricardo Cuor di Leone dovette stipulare una tregua con il sultano, affinché i pellegrini potessero recarsi a Gerusalemme senza problemi.
LA QUARTA CROCIATA
Con Innocenzo III prende il via la IV crociata (1202-1204), a cui parteciparono i grandi feudatari di Francia, Germania e Italia. I crociati si riunirono a Venezia, dove i veneziani proposero ai principi di conquistare Zara, città della Dalmazia avversaria di Venezia. Ottenuta Zara, i crociati si diressero verso Costantinopoli, con il pretesto di intervenire in favore dell’imperatore Alessio, ingiustamente deposto. La città fu presa e saccheggiata e venne costituito l’impero latino d’Oriente, che duro circa 50 anni. Da questa crociata Venezia ricavò vantaggi economici e territoriali.
LA QUINTA CROCIATA
La quinta crociata (1217-1221) ebbe come obiettivo Gerusalemme, ma si risolse in nulla di fatto.
LA SESTA CROCIATA
Con la sesta crociata (1228-1229) l’imperatore Federico II raggiunse un accordo diplomatico con il sultano d’Egitto, che cedette Gerusalemme ai crociati, ma la città tornò in mano ai musulmani nel 1244.
LA SETTIMA CROCIATA E L’OTTAVA CROCIATA
La settima crociata (1248-1254) e l’ottava crociata (1270) videro come protagonista il re di Francia Luigi IX, il quale fu prigioniero in Egitto e nell’ottava crociata morì di peste.
LE CROCIATE: GLI ESITI DELLE SPEDIZIONI IN TERRASANTA
Dalle crociate trassero maggiori benefici le città di Genova e Venezia, che riuscirono ad estendere i propri domini nel Mediterraneo Orientale, arrivando fino al Mar Nero. Chi ne uscì sconfitto, in sostanza, fu l’impero bizantino.
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