Le Fatiche di Ercole - Studentville

Le Fatiche di Ercole

Hercules, Iovis et Alcmenae filius, iam infans, dracones duos duabus manibus necavit, necavitque leonem Nemeum ac pellem pro tegumento habuit. Hydram Lernaeam Typhonis filiam cum novem capitibus ad fontem Lernaeum interfecit. Aprum Erymanthium occidit. Cervum ferocem in Arcadia cum cornibus aureis vivum in conspectu Eurysthei regis adduxit. Aves Stymphalides in insula Martis sagittis interfecit. Taurum ex Creta insula Mycenas adduxit; Diomedem Thraciae regem et equos quattuor eius cum Abredo famulo interfecit. Antiopam captivam Theseo donavit. Geryonem Chrysaoris filium trimembrem uno telo interfecit interfecitque Draconem immanem Typhonis filium. Canem Cerberum Typhonis filium ad inferis regi in conspectum adduxit.

Versione tradotta

Ercole, figlio di Giove e Alcmena, già da neonato uccise con le due mani due serpenti, poi uccise il leone Nemeo e usò la pelle come indumento. Uccise l'Idra di Lerna, la figlia con nove teste di Tifone, di fronte alla fonte Lernea. Uccise il cinghiale Erimantio. Condusse vivo, al cospetto del re Euristeo, un cervo feroce dalle corna d'oro, in Arcadia. Uccise gli uccelli Stinfalidi nell'isola, con le frecce di Marte. Condusse dall'isola di Creta a Micene un toro; insieme al servo Abredo, uccise Diomede, re della Tracia e i suoi quattro cavalli. Donò la prigioniera Antiopa a Teseo. Uccise con un dardo Gerione, trimembre figlio di Crisaore, e uccise il mostruoso Serpente figlio di Tifone. Condusse al cospetto del re degli Inferi il cane Cerbero, figlio di Tifone.

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