Augeae regis boum stercus breviter purgavit; eum Iuppiter adiuvit; in bovilia flumen ammisit et totum stercus abluit. Taurum, cum quo Pasiphae concubuit, ex Creta insula ad Mycenas vivum adduxit. Diomedem Thraciae regem et equos eius, qui carnem humanam edebant, cum Abdero famulo interfecit; equorum autem nomina Podargus, Lampon, Xanthus, Dinus. Hippolytae Amazonae, Martis et Otrerae reginae filiae, reginae Amazonum, balteum detraxit; tum Antiopam captivam Theseo donavit. Geryonem Chrysaoris filium, qui tria corpora habebat, uno telo interfecit. Draconem immensum Typhonis filium, qui mala aurea Hesperidum servabat, ad montem Atlantem interfecit et Eurystheo regi mala adduxit. Canem Cerberum Typhonis filium ab inferis regi adduxit.
Versione tradotta
Purificò in breve tempo lo sterco dei buoi del re Augia; Giove lo aiutò; trasse via un corso d'acqua nelle stalle dei buoi e pulì tutto lo sterco. condusse vivo dall'isola di Creta a Micene il toro, con cui Pasifae giacque. Uccise con lo schiavo Abdero Diomede re della Tracia, ed i suoi cavalli, che mangiavano carne umana; in
realtà i cavalli si chiamavano (i nomi dei cavalli erano) Podargo, Lampone, Santo, Dino. Strappò la cintura all'Amazzone Ippolita, figlia di Marte e della regina Otrea, regina degli amazzoni; e poi donò a Teseo la prigioniera Antiopa. Uccise con un sol dardo Gerione figlio di Crisaore, che aveva tre sembianze. Uccise presso il monte Atlante un enorme serpente figlio di Tifone, che custodiva le mele d'oro delle Esperidi e portò le mele al re Euriste. Condusse al re dagli inferi il cane Cerbero figlio di Tifone.
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