Le fondazioni sono gli elementi strutturali di collegamento fra la struttura e il suolo: rappresentano quindi i “vincoli” della sovrastruttura. In quanto tali devono trasmettere al suolo le sollecitazioni proprie dei vincoli e devono essere in grado di resistere alle reazioni del suolo: dovrà quindi sussistere sempre l’equilibrio fra le sollecitazioni trasmesse dalle sovrastrutture e reazione del suolo. Perché tale equilibrio sussista si dovrò sempre verificare il comportamento del suolo e soprattutto che esso non entri “in crisi” sotto le sollecitazioni trasmesse tramite le fondazioni.
Per le varie tipologie di fondazione, nel Decreto e nella Circolare citati, vengono indicati i principali fattori da cui dipendono i criteri da seguire per una corretta progettazione; esse sono:
1) per il terreno di fondazione: stratigrafia; proprietà fisico-meccaniche; presenza di acque;
2) per le opere in progetto: dimensioni d’insieme della costruzione; caratteristiche dell’edificio con riferimento all’attitudine ad indurre o a subire cedimenti differenziali; sequenza cronologica di costruzione; distribuzione, intensità o variazione nel tempo dei carichi trasmessi alla fondazione;
3) per i fattori ambientali :caratteri morfologici e geologici della zona, deflusso delle acque superficiali, presenza di manufatti esistenti o previsti nelle vicinanze.
Il progetto deve, in generale, prevedere le seguenti fasi:
a) indagini sul terreno di fondazione;
b) scelta del tipo di fondazione;
c) verifica di stabilità del complesso terreno-fondazione;
d) previsione dei cedimenti;
e) proporziona mento delle strutture di fondazione e relative verifiche di sicurezza;
La normativa vigente individua le opere fondali come:
– fondazioni dirette: plinti, travi rovesce, platee;
– fondazioni indirette o profonde: pali, pozzi, cassoni, paratie.
Sono fondazioni dirette quelle che trasferiscono al terreno i carichi superiori per semplice appoggio sul piano di posa di una superficie più o meno estesa.
Sono fondazioni indirette o profonde quelle che trasferiscono il carico a strati di terreno non superficiali con modalità differenti dal semplice appoggio.
Di solito si sceglieranno, ove possibile, tipologie fondali di tipo diretto per la loro maggiore semplicità costruttiva che comporta quindi una economia generale sul lavoro.
Le fondazioni indirette o profonde verranno adottate solo nel caso in cui i carichi da trasmettere al terreno siano notevoli e particolarmente concentrati, e il terreno abbia natura tale da sopportare pressioni superficiali limitate.
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