Svetonius in de vita divi Iuli Caesaris libro Caesarem gessisse autem novem annis, quibus in imperio fuit, haec fere narrat. Omnem Galliam, quae saltu Pyrenaeo Alpibusque et monte Cebenna, fluminibus Rheno ac Rhodano continetur patetque circuitu ad bis et tricies centum milia passuum, praeter socias ac bene meritas civitates in provinciae formam redegit, eique CCCC sestertium in singulos annos stipendii nomine inposuit. Ut Germanis, qui trans Rhenum incolunt, bellum indicére posset, primus Romanorum pontem fabricavit et eos maximis adfecit cladibus; bellum suscepit et cum Britannis ignotis antea; Caesarem Britannos superavisse et pecunias et obsides imperavisse traditum est; per tot uccessus ter nec amplius adversum casum expertus: in Britannia eius classis vi tempestatis prope ab sumpta est et in Gallia ad Gergoviam legio fusa et in Germanorum finibus Titurius et Aurunculeius legati per insidias caesi sunt.
Versione tradotta
Svetonio nel libro sulla vita del divino Giulio Cesare narra che Cesare, durante i nove anni in cui fu al potere, abbia compiuto più o meno queste cose. Ridusse alla forma di provincia tutta la Gallia che è contenuta tra la catena dei Pirenei e le Alpi e il monte Cevenna e tra i fiumi Rodano e Reno e si estende per un perimetro di circa 3 milioni e 200 mila passi, tranne le popolazioni alleate o meritevoli, e ad essa impose, come tributo, 40 milioni di sesterzi ogni anno. Per poter dichiarare guerra ai Germani, che abitano oltre il Reno, primo tra i Romani costruì un ponte ed inflisse loro gravissime sconfitte; intraprese una guerra contro i Britanni, prima ignoti; si tramanda che Cesare avesse sconfitto i Britanni ed avesse ordinato tasse ed ostaggi; tra tanti successi sperimentò la sconfitta non più di e volte; in Britannia fu quasi annientata dalla violenza di una tempesta e in Gallia, presso Gergovia, una legione fu sbaragliata e nel territorio dei Germani i legati Titurio e Aurunculeio furono uccisi con un agguato.
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