Ego minus saepe do ad vos litteras quam possum, propterea quod cum omnia mihi tempora sunt misera, tum vero, cum aut scribo ad vos aut vestras lego, conficior lacrimis sic, ut ferre non possim. Utinam minus vitae cupidi fuissemus! Certe nihil aut non multum in vita mali vidissemus. Quod si nos ad aliquam alicuius commodi aliquando recuperandi spem fortuna reservavit, minus est erratum a nobis; si haec mala fixa sunt, ego vero te quam primum, mea vita, cupio videre et in tuo complexu emori, quoniam neque di, quos tu castissime coluisti, neque homines, quibus ego semper servivi, nobis gratiam rettulerunt. Nos Brundisii apud M. Laenium Flaccum dies XIII fuimus, virum optimum, qui periculum fortunarum et capitis sui prae mea salute neglexit neque legis improbissimae poena deductus est quo minus hospitii et amicitiae ius officiumque praestaret. Huic utinam aliquando gratiam referre possimus!
Versione tradotta
Io vi spedisco lettere meno spesso di quanto potrei perché, se tutti i momenti sono per me infelici, tuttavia quando vi scrivo o leggo le vostre (lettere) sono così sopraffatto dalle lacrime da non poter resistere. Oh, se fossi stato meno desideroso di vita (lett. fossimo stati etc.)! Certamente non avrei (lett. avremmo) visto alcun male nella mia vita, o non molto. Se la sorte mi (lett. ci) ha preservato per qualche speranza di recuperare qualche bene un giorno o laltro, allora ho sbagliato meno gravemente (lett. si è sbagliato di meno da parte nostra); se (invece) questi mali sono definitivi, voglio vederti quanto prima, vita mia, e morire fra le tue braccia (lett. nel tuo abbraccio), poiché né gli dèi, che tu hai venerato con la massima devozione, né gli uomini, al cui servizio io mi sono sempre posto, si sono sdebitati con noi (lett. ci hanno ricambiato il servigio). Sono rimasto (lett. Siamo rimasti) per tredici giorni a Brindisi presso Marco Lenio Flacco, uomo di grandi qualità, che, per la mia salvezza, ha trascurato il rischio che correvano i suoi beni e la sua (stessa) vita (lett. il rischio dei suoi beni e della sua testa), né è stato indotto dalla pena prevista da (lett. di) una legge ingiustissima a non osservare il giusto dovere (ius officiumque: endiadi) di ospitalità e di amicizia. Magari potessi un giorno ricambiargli il favore!
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