Picasso è stato senza alcun dubbio uno degli artisti più innovatori e sperimentatori, le varie tecniche utilizzate, le ricerche affrontate, gli ambienti frequentati e gli stimoli a cui costantemente è stato sottoposto hanno contribuito a creare l’eclettica personalità artistica che tutti oggi conoscono.
Ripercorrendo i momenti salienti della sua attività possiamo provare a capire la sua arte e la sua grandezza: sin dalla sua prima formazione si avvicina agli ambienti artistici d’avanguardia, più tardi il continuo viaggiare e sperimentare nuove tecniche incisorie e plastiche, l’accostamento alla scultura iberica e pre-romana, ma soprattutto l’incontro con Matisse provocarono in lui il cambiamento che lo trasformerà nel padre fondatore del cubismo, dandogli nuova concezione dello spazio pittorico e della forma che favorirà la monocromia e lo studio della luce; un ulteriore passo sarà l'introduzione di lettere stampate, di listelli di legno e di altri oggetti attraverso collage, che si presentano come autentici brani di realtà integrati al quadro.
Dopo la prima guerra mondiale Picasso produsse lavori di stile neoclassico che si richiamano volontariamente all'opera dei grandi maestri del Rinascimento italiano, durante gli anni trenta il minotauro sarà un motivo ricorrente che comparirà anche in Guernica, questo momento è da ascriversi all'influenza del surrealismo.
Dopo gli anni ’50 il suo stile cambia nuovamente e comincerà una forsennata ricerca di forme sempre più nuove dedicandosi alla ceramica, considerato un altro fecondo campo di attività del maestro, di questo periodo sono le meravigliose illustrazioni delle Metamorfosi di Ovidio; non meno importante fu in questi anni l’attività scultorea, che rivelò anche nell’arte tridimensionale una grande capacità inventiva.
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