Quattuor sunt anni tempora ( = stagioni): ver, aestas, autumnus et hiems. Gratissimum anni tempus sine dubio ver est: vere enim caelum ( = clima) mitissimum est et prata pulcherrimis floribus luxuriant. Venti vehementer spirant, sed minus gelidi quam hieme sunt; ideo ver saluberrimum est, salubrius quidem quam cetera anni tempora, et itineribus atque navigationi aptissimum. Aestate solis aestus auras incendit; in agris et in hortis iucundissimi fructus maturescunt, sed saepe calor intolerabilis est. Mitior et iucundior est autumnus: nam sol minus fervens quam aestate est, dies breviores sunt quam noctes, arbores fructibus onustae. Hiems ingratissimum anni tempus est. Nam hieme gelu asperrimum est; copiosissimae nives terras operiunt, et fluctus litora deserta verberant. Praeterea dies brevissimi sunt, venti vehementissime perflant, vehementius quam autumno aut vere. Etiam hieme autem horae iucundissimae sunt, cum a laboribus quiescimus et apud focum cum familiaribus et amicorum carissimis sedentes horna vina ( = di annata) sorbillamus.
Versione tradotta
Quattro sono le stagioni: primavera, estate, autunno e inverno. La stagione più piacevole è certamente la primavera: in primavera infatti il clima è assai mite e i prati sono rigogliosi di bellissimi fiori. I venti soffiano fortemente, ma sono meno gelidi che in inverno, così la primavera è assai salubre, più salubre rispetto alle altre stagioni, e assai adatta per i viaggi e le navigazioni. In estate il caldo del sole incendia l'aria, maturano nei campi e negli orti frutti assai gustosi, ma spesso il caldo è intollerabile. Più mite e piacevole è l'autunno: infatti il sole è meno caldo che in estate, i giorni sono più brevi delle notti, e gli alberi pieni di frutti: L'inverno è la stagione più ingrata. Infatti in inverno il freddo è forte, assai copiose nevi coprono le terre e i flutti battono contro lidi deserti. Inoltre i giorni sono assai brevi, i venti soffiano fortemente, più fortemente dell'autunno e della primavera. Anche in inverno le ore sono assai piacevoli, quando riposiamo dalle fatiche e (sorbillimus) seduti presso il fuoco con i familiari e i più cari amici i vini d'annata.
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