RIASSUNTO
Riassunto e spiegazione dettagliata sul legame dativo. In un legame dativo, uno dei due atomi (donatore) mette in comune due elettroni con l’altro atomo (accettore), che per avere la possibilità di accogliere questa coppia di elettroni, indicata col nome di lone pair, deve essere più elettronegativo del donatore e deve disporre di un orbitale vuoto di adatta energia o deve essere in grado di disporne, riarrangiando la distribuzione dei suoi elettroni esterni.
ESEMPIO DI LEGAME DATIVO
Ad esempio, l’atomo di ossigeno, nel suo stato fondamentale, non possiede alcun orbitale vuoto, ma uno degli orbitali p può essere reso disponibile mediante accoppiamento dei due elettroni p dispari su un unico orbitale; l’atomo di ossigeno è ora in grado di accettare una coppia di elettroni da un donatore e se nella formazione del legame dativo si ha cessione all’esterno di una quantità di energia maggiore di quella necessaria per l’accoppiamento dei due elettroni p, la formazione di tale legame avviene spontaneamente.
FORMAZIONE DEL LEGAME DATIVO
Il legame dativo differisce dal legame covalente nel meccanismo di formazione, ma una volta formato non esiste più differenza fra i due tipi di legame: ambedue consistono in due elettroni messi a comune fra due atomi di diversa elettronegatività. Per questa ragione il legame dativo, che dovrebbe essere indicato con una freccia diretta dal donatore all’accettore, viene spesso indicato con un semplice trattino, come il legame covalente.
Se un atomo possiede uno o più lone pairs prende parte ad una reazione, ciascuno dei lone pairs può comportarsi, a seconda delle specie chimiche su cui si opera, in uno dei tre modi seguenti:
- Può restare inalterato
- Può formare un legame dativo
- Può sdoppiare i due elettroni e formare due legami semplici covalenti o un doppio legame
In quest’ultimo caso, bisogna sapere che in natura, ogni sistema tende ad assumere lo stato più stabile, cioè con minimo contenuto di energia; dallo sdoppiamento di un lone pair possono formarsi due legami semplici la cui energia è circa doppia di un legame dativo.
Si deduce che:
se l’energia necessaria allo sdoppiamento del lone pair è minore del guadagno di energia conseguente alla formazione di 2 legami covalenti, e se le strutture elettroniche degli atomi in gioco lo consentono, il lone pair si sdoppia e forma due legami covalenti.
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- Chimica