Aegyptus in Africa est. Ibi rarae sunt pluviae raraeque scatebrae aquarum, sed terras Nilus fluvius alluit. Tantummodo apud fluvium vita toleranda est, procul a fluvio Phoebeia flamma solum urit et terra propter aquae inopiam arida ac deserta est. In aquis Nili vivunt crocodili atque hippopotami et secundum ripas crescunt palmae et papyri. Quotannis aquae Nili extra ripas difflunt, agros late submergunt villasque inundant: tum incolae bona in edita casarum congerunt et planitias cumbis peragrant. Aquae fluvi vero solum irrigant et humum limo operiunt; cum postea fluvius in alveum recedit, agricolae frumenta serunt et mox horrea complent. Incolae igitur Nilum ut deum colunt, quia si forte fluvius terras non inundant Aegyptii annoa laborant; recte igitur Herodotus Aegyptum Nili donum dicit, quia Aegypti incolarum vita atque divitiae in aquis Nili stant.
Versione tradotta
l'egitto si trova in africa.La terra dell'Egitto è arida e deserta a causa della mancanza d'acqua: infatti in Egitto ci sono scarse piogge. Ma il fiume Nilo bagna le terre: così la vita presso il fiume è sopportabile. Nelle acque del NIlo vivono coccodrilli e ippopotami e lungo le rive crescono palme e papiri. Ogni anno le acque del Nilo superano la riva sommergono i campi e inondano i villaggi. Allora gli abitanti raccolgono nelle parti alte della casa i beni e percorrono con delle barchette i campi (allagati). Le acque del fiume irrigano solamente e lo ricoprono di limo. Dopo, quando il fiume si ritira nel "suo " letto, gli agricoltori seminano le granaglie e riempono il granaio. Gli abitanti coltivano il Nilo come un Dio infatti se per caso il fiume non inonda le terre dell'Egitto, essi si aspettano una carestia. Giustamente dunque Erodoto fissa l'Egitto dono del Nilo, poichè la vita e le ricchezze degli Egizi dipendono dalle acque del Nilo.
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