Abstract – scaricare il file per l´appunto completo
Gerarchia di monadi Le monadi possono avere diversi gradi di perfezione che sono determinati dalla chiarezza e dalla distinzione delle loro percezioni . Esse formano pertanto una catena gerarchica , alla base della quale troviamo le monadi le cui percezioni sono tanto oscure e confuse da non essere consapevoli . Queste monadi costituiscono ciò che fenomenicamente appare come materia . Anche l’ essenza della materia , infatti , é energia , attività , percezione , come ogni altro aspetto della realtà . Le monadi che costituiscono una particella di materia sono anch’ esse , come tutte le altre , una percezione dell’ universo da un particolare punto di vista , da una particolare prospettiva : ma di questa percezione esse non hanno consapevolezza alcuna . Un salto qualitativo lo si ha nel passaggio dalla semplice percezione inconscia all’ appercezione , cioè alla percezione consapevole di se stessa . Anche qui é possibile comunque avere diversi gradi di perfezione . Negli animali la coscienza di percepire si accompagna soltanto alla memoria , mentre negli uomini essa é congiunta alla consapevolezza dell’ identità del proprio io , ossia alla consapevolezza di sè come spiriti forniti di ragione . Il più alto livello di consapevolezza , e quindi di perfezione , é comunque raggiunto in Dio , che si pone al vertice della scala gerarchica . Dio é la monade delle monadi : in lui non solo le percezioni del mondo sono perfettamente chiare e distinte , ma si realizza pure l’ unità di tutte le percezioni , di tutti i punti di vista sull’ universo espressi dalle singole monadi . Sotto questo aspetto Dio appare anche come il fondamento di tutte le altre monadi , la ragion sufficiente della loro esistenza . Assume così un significato peculiare la ripresa da parte di Leibniz della tradizionale prova dell’ esistenza di Dio in rapporto alla contingenza del mondo creato . Le singole monadi sono prospettive particolari e confuse che possono trovare il principio della propria esistenza soltanto in una mente divina che , nell’ assolutezza della sua conoscenza , determini con precisione i rapporti di ciascuna di esse con tutte le altre . La diversificazione gerarchica della realtà richiede per la sua comprensione un ulteriore chiarimento . Secondo Leibniz esistono monadi che hanno la facoltà di “dominarne” altre , in quanto le loro percezioni sono il fondamento della percezione di altre . Questo spiega la differenza che intercorre tra la materia organica e quella inorganica . Nel primo caso , esiste una “monade centrale” la quale , pur conservando un’ individualità sua propria , ha la capacità di ricondurre all’ unità un aggregato di altre monadi : così l’ anima è la monade che nell’ uomo come nell’ animale ( benchè, come si è visto , essa presenti nei due casi un diverso grado di perfezione ) fa sì che le diverse monadi componenti il corpo costituiscano un organismo che obbedisce a un principio vitale unitario . Al contrario , nella materia inorganica manca una monade dominante che riconduca alle altre unità . La distinzione suaccennata tra percezione e appercezione non viene utilizzata soltanto per distinguere le monadi prive di coscienza da quelle consapevoli di se stesse . Anche all’ interno delle monadi fornite di appercezioni , com’ è ad esempio l’ anima dell’ uomo , ci sono percezioni che non giungono alla coscienza di sè . Dal fatto che la monade è sempre attiva si deduce infatti che lo spirito dell’ uomo pensa sempre , cioè non ha mai interruzioni della propria attività percettiva . Ma questo non significa che tutte le sue percezioni siano coscienti , come dimostrano il sonno o i casi di manifesta incoscienza . Anzi , anche quando è desta , l’ anima dell’ uomo ha infinite piccole percezioni di cui non è consapevole , perchè la loro intensità è troppo bassa per superare la soglia della coscienza . Ad esempio , il rumore del mare che ascolto sulla spiaggia nasce dall’ insieme di tanti rumori provocati dalle singole onde , e quindi di altr (segue nel file da scaricare)
- Filosofia