TRACCIA:
Scrivi una lettera ai tuoi genitori, scusandoti per un guaio che hai combinato.
SVOLGIMENTO:
Cari mamma e papà, vi scrivo perché per me è difficilissimo raccontarvi a voce quello che mi è successo.
Vi premetto che sono mortificato, non so come sia potuto succedere e farò di tutto per farmi perdonare da voi al più presto ma vi voglio scrivere subito perché è molto meglio se certe cose le venite a sapere da me piuttosto che da gente estranea.
Ieri sera, come vi avevo chiesto, sono andato a casa di Michele per fargli compagnia, visto che il padre lo aveva messo in punizione e non gli dava il premesso di uscire, e voi mi avevate concesso di andare da lui proprio perché saremmo rimasti a casa.
Ovviamente, le regole erano di rimanere a casa a fare i compiti e, solo dopo che li avevamo finiti tutti, potevamo giocare ai videogiochi.
I compiti li abbiamo fatti tutti, giuro, ma subito dopo non siamo rimasti a casa, perché ci ha preso una certa smania di andare fuori, dato che tutti i nostri compagni si riuniva in piazza proprio a quell’ora.
I genitori di Michele, che si fidavano ciecamente di noi e di lui, erano usciti per un aperitivo e una cena, quindi noi avevamo escogitato un piano geniale, perché avevamo tutto il tempo di uscire, stare un po’ con i nostri compagni e tornare indisturbati.
Purtroppo è successo un imprevisto che non avevamo per niente calcolato.
Per andare in piazza, abbiamo preso il motorino di Michele.
So che adesso vi arrabbierete molto di più perché voi mi proibite sempre di andare in motorino in due, ma io sono qui proprio per raccontarvi tutta quanta la verità, e ad ogni modo non avevamo un altro mezzo di trasporto per andarci con più sicurezza.
Quell’oretta in cui siamo stati fuori è trascorsa serenamente senza intoppi e ci siamo anche divertiti.
Il destino però ha voluto che, proprio mentre stavamo parcheggiando il motorino fuori casa di Michele, questo gli è scivolato dalle mani ed è andato a sbattere sulla macchina parcheggiata vicino e gli ha graffiato tutta la carrozzeria.
Noi, da onesti ragazzi quali siamo, non potete negarlo, abbiamo subito lasciato il numero di Michele sul tergicristalli della macchina e siamo intenzionati a rimediare al danno che abbiamo provocato senza volerlo.
Non ho nessuna scusante per quello che ho fatto, sono davvero imperdonabile, però voglio recuperare la vostra fiducia.
Ora non voglio dire che, siccome l’idea di uscire è stata di Michele e siccome il motorino lo stava tenendo lui, la colpa è solo sua, perché anche io ho la piena responsabilità di quello che ho fatto.
Il mio compito era quello di cercare a tutti i costi di persuaderlo a non uscire di casa, invece sono stato molto contento di andare fuori.
Diciamo che mi sono fatto trascinare e so bene che non è giusto.
Immagino quello che starà pensando papà in questo momento, starà pensando che, se non fosse successo nessun incidente o imprevisto, io non vi avrei mai raccontato della mia bravata e io e Michele ne avremmo tranquillamente riso alle vostre spalle e dei genitori di Michele ma, credetemi, se pensate tutto questo vi sbagliate di grosso.
Vi avrei raccontato ogni cosa perché mi sentivo in colpa e mi sentivo come se vi stessi tradendo, anche quando ero in piazza a divertirmi.
Spero che riuscirete presto a perdonarmi, io farò di tutto per riconquistare la vostra fiducia perché, in fondo, fin’ora, me la sono sempre guadagnata.
A presto e scusatemi.
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