Lettera di raccomandazione - Studentville

Lettera di raccomandazione

Quod ipse amicis tuis

obtulissem, si mihi eadem materia suppeteret, id nunc iure videor a te meis petiturus: Arrianus Maturus Altinatium est

princeps; cum dico « princeps », non de facultatibus loquor, quae large supersunt, sed de castitate, iustitia, gravitate,

prudentia. Huius ego consilio in negotiis, iudicio in studiis utor; nam plurimum fide, plurimum ventate, plunimum intelligentia

praestat. Amat me (nihil possum ardentius dicere) ut tu. Caret ambitu, ideo se in equestri gradu tenuit, cum facile posset

adscendere altissimum. Mihi tamen ornandus excolendusque est. Itaque magni aestimo dignitati eius aliquid adstruere

inopinantis, nescientis, immo etiam fortasse nolentis, adstruere autem quod sit splendidum nec molestum; cuius generis, quae

prima occasio tibi, conferas in eum rogo. Habebis me, habebis ipsum. gratissimum debitorem. Quamvis enim ista non appetat, tam

grate tamen excipit quam si concupiscat.

Versione tradotta

Quello che io avrei offerto ai tuoi amici, se

mi si presentasse un’analoga occasione, mi sembra ora giustamente di chiederlo a te per i miei (amici): Arriano Maturo è il più

illustre degli Altinati; e quando dico illustre, non intendo per le ricchezze, di cui ne possiede abbastanza, ma per la (sua)

onestà, per il (suo) senso di giustizia, per il (suo) carattere serio e prudente. Io mi avvalgo del suo consiglio nei pubblici

affari e del suo giudizio (critico) negli studi poiché egli eccelle per grande rettitudine, grande sincerità, grande capacità.

Egli mi ama (e non potrei dire niente di più appassionato) come tu (mi ami). Egli non ha ambizione, sicché rimase nel grado di

cavaliere, pur potendo facilmente salire assai più in alto. Tuttavia è mio dovere innalzarlo a più alti gradi onorifici. Perciò

desidero molto aggiungere qualcosa alla sua attuale situazione, sebbene non lo desideri, non ne sia a conoscenza, anzi forse

non lo voglia, aggiungere però qualcosa che gli sia di gloria e non di molestia; e la prima occasione che ti capiterà di un

incarico di tal ‘genere, ti prego di conferirglielo. Avrai me, avrai lui stesso assai obbligato. Sebbene infatti egli non

aspiri a questo, tuttavia (lo) accetta con tanta gratitudine, come se lo desiderasse.

  • Letteratura Latina
  • Versioni di Catone
  • Plinio il Giovane

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