I principi della scienza, secondo Spencer, sono l'indistruttibilità della materia, la continuità del movimento, la persistenza della forza. Questi principi generali richiedono una legge, quella dell'evoluzione, secondo la quale la materia passa da uno stato di dispersione ad uno stato di integrazione o concentrazione. La filosofia è pertanto teoria dell'evoluzione. L'evoluzione è un passaggio da una forma meno coerente ad una più coerente (dalla nebulosa al sistema solare).
Il processo evolutivo è caratterizzato come una passaggio dall'omogeneo all'eterogeneo, tipico dei fenomeni biologici. Da un organismo indistinto ad uno sviluppo articolato e differenziato (seme, linguaggio).
L'evoluzione implica altresì il passaggio dall'indefinito al definito (tribù con ruoli non specifici a società civile). È un passaggio necessario perché l'omogeneità iniziale è instabile e deve pervenire all'eterogeneità per raggiungere l'equilibrio. Una volta iniziato, il processo evolutivo deve continuare ed è caratterizzato dall'ottimismo. La legge del ritmo (alternarsi di elevazioni e di cadute) implica l'alternanza di evoluzione e di dissoluzione. In relazione all'uomo, l'evoluzione deve produrre armonia fra la natura spirituale umana e le condizioni di vita.
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