Mustela ab homine prensa, cum instantem necem effugere vellet, ‘Parce,
quaeso’, inquit ‘mihi, quae tibi molestis muribus purgo domum’. Respondit ille ‘Faceres si causa mea, gratum esset
et dedissem veniam supplici. Nunc quia laboras ut fruaris reliquiis, quas sunt rosuri, simul et ipsos devores, noli imputare
vanum beneficium mihi’. Atque ita locutus improbam leto dedit. Hoc in se dictum debent illi agnoscere, quorum privata servit
utilitas sibi, et meritum inane iactant imprudentibus.
Versione tradotta
Una donnola presa da
un uomo, volendo sfuggire alla morte imminente, Risparmiami, prego, disse, che ti pulisco la casa dai topi molesti. Egli
rispose Se (lo) facessi per causa mia, sarebbe gradito e ti avrei dato il perdono della pena. Ora poiché fatichi per fruire
delle rimanenze,
che hanno intenzione di rodere, insieme e per divorarli, non farti bella con me di un beneficio. E parlato
così, diede alla malvagia la morte. Ciò devono riconoscerlo detto contro di sé quelli, di cui la privata utilità serve a loro,
e vantano un merito vuoto agli ignoranti.
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