Scribere de
clementia, Nero Caesar, institui, ut quodam modo speculi vice fungerer et te tibi ostenderem perventurum ad voluptatem maximam
omnium. Quamvis enim recte factorum verus fructus sit fecisse nec ullum virtutum pretium dignum illis extra ipsas sit, iuvat
inspicere et circumire bonam conscientiam, tum immittere oculos in hanc immensam multitudinem discordem, seditiosam,
impotentem, in perniciem alienam suamque pariter exsultaturam, si hoc iugum fregerit, et ita loqui secum:
Versione tradotta
O (Cesare) Nerone, ho deciso di scrivere (un'opera) sulla clemenza per assolvere in qualche modo alla
funzione di specchio (per poterti in qualche modo fare da specchio) e per mostrarti a te stesso, che arriverai al più grande
dei piaceri.
Sebbene il vero vantaggio delle azioni giuste consista nell'averle compiute e nessuna ricompensa per le
virtù degna di esse esista al di fuori delle stesse virtù, prima ti fa piacere esaminare ed esplorare la buona coscienza, poi
mettere gli occhi su questa massa smisurata, discorde, ribelle, sfrenata, capace di esultare ugualmente per la propria rovina e
per quella degli altri, qualora riuscisse a spezzare questo giogo,
- Letteratura Latina
- De clementia di Seneca
- Seneca