CATILINARIE DI CICERONE, VERSIONE TRADOTTA – TESTO LATINO
Haec ego
omnia vixdum etiam coetu vestro dimisso comperi; domum meam maioribus praesidiis munivi atque firmavi, exclusi eos, quos tu ad
me salutatum mane miseras, cum illi ipsi venissent, quos ego iam multis ac summis viris ad me id temporis venturos esse
praedixeram. Quae cum ita sint, Catilina, perge, quo coepisti, egredere aliquando ex urbe; patent portae; proficiscere. Nimium
diu te imperatorem tua illa Manliana castra desiderant. Educ tecum etiam omnes tuos, si minus, quam plurimos; purga urbem.
Magno me metu liberabis, dum modo inter me atque te murus intersit. Nobiscum versari iam diutius non potes; non feram, non
patiar, non sinam.
CATILINARIE DI CICERONE, VERSIONE DI LATINO TRADOTTA – TRADUZIONE
Tutte queste cose appresi appena prima che il vostro
tentativo fosse attuato; munii la mia casa e la rafforzai con presidii maggiori, allontanai coloro che tu avevi mandato la
mattina per salutarmi, essendosi essi presentati, come io, a molti ed illustri uomini,avevo preannunciato che sarebbero venuti
in quel momento. Stando così le cose, o Catilina, sospendi ciò che hai iniziato, esci al più presto dalla città, le porte sono
spalancate, vattene! Quei tuoi accampamenti Manliani da lungo tempo attendono che tu ne sia il capo. Porta con te anche tutti i
tuoi, o almeno quanti più ne puoi, ripulisci la città. Mi libererai da un grande timore, fino a che fra me e te siano
interposte le mura. Oramai non puoi restare più a lungo fra noi; non sopporterò, non accetterò, non permetterò.
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