Catilinarie, Libro 1, traduzione par. 10 - Studentville

Catilinarie, Libro 1, traduzione par. 10

CATILINARIE DI CICERONE, VERSIONE TRADOTTA – TESTO LATINO

Haec ego

omnia vixdum etiam coetu vestro dimisso comperi; domum meam maioribus praesidiis munivi atque firmavi, exclusi eos, quos tu ad

me salutatum mane miseras, cum illi ipsi venissent, quos ego iam multis ac summis viris ad me id temporis venturos esse

praedixeram. Quae cum ita sint, Catilina, perge, quo coepisti, egredere aliquando ex urbe; patent portae; proficiscere. Nimium

diu te imperatorem tua illa Manliana castra desiderant. Educ tecum etiam omnes tuos, si minus, quam plurimos; purga urbem.

Magno me metu liberabis, dum modo inter me atque te murus intersit. Nobiscum versari iam diutius non potes; non feram, non

patiar, non sinam.

 

CATILINARIE DI CICERONE, VERSIONE DI LATINO TRADOTTA – TRADUZIONE

Tutte queste cose appresi appena prima che il vostro

tentativo fosse attuato; munii la mia casa e la rafforzai con presidii maggiori, allontanai coloro che tu avevi mandato la

mattina per salutarmi, essendosi essi presentati, come io, a molti ed illustri uomini,avevo preannunciato che sarebbero venuti

in quel momento. Stando così le cose, o Catilina, sospendi ciò che hai iniziato, esci al più presto dalla città, le porte sono

spalancate, vattene! Quei tuoi accampamenti Manliani da lungo tempo attendono che tu ne sia il capo. Porta con te anche tutti i

tuoi, o almeno quanti più ne puoi, ripulisci la città. Mi libererai da un grande timore, fino a che fra me e te siano

interposte le mura. Oramai non puoi restare più a lungo fra noi; non sopporterò, non accetterò, non permetterò.

CICERONE: VITA, VERSIONI TRADOTTE E OPERE

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