CATILINARIE DI CICERONE, VERSIONE DI LATINO TRADOTTA – TESTO LATINO. At si hoc idem huic adulescenti optimo, P. Sestio, si fortissimo viro, M. Marcello, dixissem, iam
mihi consuli hoc ipso in templo iure optimo senatus vim et manus intulisset. De te autem, Catilina, cum quiescunt, probant, cum
patiuntur, decernunt, cum tacent, clamant, neque hi solum, quorum tibi auctoritas est videlicet cara, vita vilissima, sed etiam
illi equites Romani, honestissimi atque optimi viri, ceterique fortissimi cives, qui circumstant senatum, quorum tu et
frequentiam videre et studia perspicere et voces paulo ante exaudire potuisti. Quorum ego vix abs te iam diu manus ac tela
contineo, eosdem facile adducam, ut te haec, quae vastare iam pridem studes, relinquentem usque ad portas prosequantur.
Versione tradotta
CATILINARIE DI CICERONE, VERSIONE TRADOTTA - TRADUZIONE. Ma se io avessi detto queste stesse cose allottimo
giovane P.Sestio o al validissimo uomo M.Marcello,il Senato,in questo stesso tempio ed a buon diritto, avrebbe concesso a me
Console la forza ed i mezzi.Per te,invece,o Catilina,mentre attendono,giudicano,mentre sopportano,deliberano,mentre
tacciono,gridano,e non soltanto quelli la cui autorità è altamente da te apprezzata,ma anche quei cavalieri romani,uomini
onestissimi e degni,e gli altri valorosisimi cittadini,che stazionano intorno al Senato,di cui tu pocanzi hai potuto vedere la
partecipazione,osservare le attività,ed ascoltare le voci.E di questi io quotidianamente a malapena tengo lontani da te gli
uomini e le armi,e facilmente li indurrò a far sì che quel che tu fino a poco fa pensavi di distruggere,ti insegua mentre esci
dalle porte della città.
- Catilinarie
- Libro 1
- Cicerone
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