CATILINARIE DI CICERONE, VERSIONE TRADOTTA – TESTO LATINO
Etenim iam diu, patres conscripti, in his periculis coniurationis insidiisque versamur, sed nescio quo pacto omnium scelerum
ac veteris furoris et audaciae maturitas in nostri consulatus tempus erupit. Quodsi ex tanto latrocinio iste unus tolletur,
videbimur fortasse ad breve quoddam tempus cura et metu esse relevati, periculum autem residebit et erit inclusum penitus in
venis atque in visceribus rei publicae. Ut saepe homines aegri morbo gravi cum aestu febrique iactantur, si aquam gelidam
biberunt, primo relevari videntur, deinde multo gravius vehementiusque adflictantur, sic hic morbus, qui est in re publica,
relevatus istius poena vehementius reliquis vivis ingravescet.
CATILINARIE DI CICERONE, VERSIONE DI LATINO TRADOTTA – TRADUZIONE
Infatti, o Padri coscritti, già da parecchio noi ci troviamo in questi pericoli ed insidie
della congiura, ma ignoro per quale patto delittuoso il furore e l’arroganza antichi siano venuti a maturazione nel tempo del
nostro consolato. Che se solo costui fosse impedito dal portare a compimento sì grande delitto, ci sembrerà forse di essere
liberati in breve tempo da ogni affanno e timore, ma il pericolo resterà e si sarà profondamente inserito nelle vene e nei
visceri della Repubblica. Come spesso gli uomini colpiti da grave malattia , sfibrati da calore e da febbre, se bevono acqua
gelata, sembrano in un primo tempo migliorare, ma poi peggiorano molto più gravemente e violentemente, così questa malattia che
pervade la Repubblica, pur alleviata dalla condanna di costui, si aggraverà più violentemente se gli altri restano vivi.
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