CATILINARIE DI CICERONE, VERSIONE TRADOTTA – TESTO LATINO. Meministine me ante diem XII Kalendas Novembris
dicere in senatu fore in armis certo die, qui dies futurus esset ante diem VI Kal. Novembris, C. Manlium, audaciae satellitem
atque administrum tuae? Num me fefellit, Catilina, non modo res tanta, tam atrox tamque incredibilis, verum, id quod multo
magis est admirandum, dies? Dixi ego idem in senatu caedem te optumatium contulisse in ante diem V Kalendas Novembris, tum cum
multi principes civitatis Roma non tam sui conservandi quam tuorum consiliorum reprimendorum causa profugerunt. Num infitiari
potes te illo ipso die meis praesidiis, mea diligentia circumclusum commovere te contra rem publicam non potuisse, cum tu
discessu ceterorum nostra tamen, qui remansissemus, caede te contentum esse dicebas?
Versione tradotta
CATILINARIE DI CICERONE, VERSIONE DI LATINO TRADOTTA - TRADUZIONE. Ti ricordi che il dodicesimo giorno prima delle calende di novembre ( 21 ottobre) io dissi in Senato che in un certo giorno, anteriore al sesto giorno delle calende di novembre (27 ottobre), C. Manlio,tuo seguace e sodale,avrebbe preso le armi?
Non mi colpì forse,o Catilina, solo la notizia tanto grave ed incredibile,ma -ciò che è da meravigliare molto di più- proprio
il giorno? Dissi ancora in Senato che tu,prima del quinto giorno anteriore alle calende di novembre (28 ottobre),avresti
compiuto una strage degli ottimati,ed allora molti cittadini illustri della città di Roma fuggirono,non tanto per salvare la
vita,quanto per neutralizzare i tuoi propositi.Puoi forse contestare che,in quello stesso giorno,costretto dalla mia diligenza
e dai miei presidii,tu non fosti in grado di muovere contro la Repubblica e dicevi che saresti stato contento,una volta
partiti gli altri,di una strage contro quelli di noi che fossimo rimasti?
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