De Legibus, Libro 1, Paragrafo 1 - Studentville

De Legibus, Libro 1, Paragrafo 1

Atticvs: Lucus quidem ille et haec Arpinatium quercus agnoscitur saepe a me lectus in Mario: si enim manet illa quercus haec est profecto; etenim est sane uetus.

Qvintvs: Manet uero Attice noster et semper manebit: sata est enim ingenio. Nullius autem agricolae cultu stirps tam diuturna quam poetae uersu seminari potest.

Atticvs: Quo tandem modo Quinte? Aut quale est istuc quod poetae serunt? Mihi enim uideris fratrem laudando suffragari tibi.

Versione tradotta

Attico: - Riconosco il bosco e questa quercia ben nota agli Arpinati, di cui spesso ho letto nel Mario. Se tale quercia è ancora in piedi, non può essere che questa; infatti è molto vecchia.

Quinto: - Essa è ancora in piedi, mio caro Attico, e lo rimarrà sempre; perché è stata piantata dal genio. Infatti da nessuna cura di agricoltore può essere seminata una pianta tanto duratura quanto dal verso del poeta.

Attico: - Ma sino a quando può durare, Quinto? O di quale natura è mai ciò che piantano i poeti? Infatti mi sembri, nel lodare tuo fratello, che tu stia facendo le lodi di te stesso.

  • Letteratura Latina
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