De Legibus, Libro 1, Paragrafo 31 - Studentville

De Legibus, Libro 1, Paragrafo 31

Nec solum in rectis sed etiam in prauitatibus insignis est humani generis similitudo. Nam et uoluptate capiuntur omnes quae etsi est inlecebra turpitudinis tamen habet quiddam simile naturalis boni; leitatis enim et suauitatis delectans sic ab errore mentis tamquam salutare aliquid adsciscitur similique inscitia mors fugitur quasi dissolutio naturae uita expetitur quia nos in quo nati sumus continet dolor in maximis malis ducitur cum sua asperitate tum quod naturae interitus uidetur sequi;

Versione tradotta

E non soltanto nelle azioni oneste, ma anche nelle perversioni la somiglianza degli esseri umani è sorprendente. Tutti infatti si lasciano prendere dal piacere, il quale pur essendo un allettamento per l'immoralità, tuttavia ha qualche somiglianza con un bene naturale; infatti poiché offre godimento con la sua leggerezza e piacevolezza, in tal maniera è accolto dalla mente malata come un qualcosa di salutare; e per analoga ignoranza si evita la morte, quasi fosse un dissolvimento della natura, e si desidera la vita, perché ci mantiene nello stato in cui siamo nati; il dolore è annoverato tra i mali più gravi, sia per la sua asprezza, sia perché si ha l'impressione che da esso derivi la distruzione della natura;

  • Letteratura Latina
  • Libro 1
  • Cicerone
  • De Legibus

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