Marcvs: Non semper Tite sed iter huius sermonis quod sit uides: ad res publicas firmandas et ad stabiliends res sanandos populos omnis nostra pergit oratio. Quocirca uereor committere ut non bene prouisa et diligenter explorata principia ponantur nec tamen ut omnibus probentur nam id fieri non potest sed ut eis qui omnia recta atque honesta per se expetenda duxerunt et aut nihil omnino in bonis numerandum nisi quod per se ipsum laudabile esset aut certe nullum habendum magnum bonum nisi quod uere laudari sua sponte posset:
Versione tradotta
Marco: - Non sempre, Tito; ma tu vedi qual è l'andamento di questa conversazione: tutto il nostro discorso tende a rafforzare gli Stati, a consolidarne i costumi ed a risanare i popoli. Per questo, appunto, temo di far sì che si pongano delle premesse non esattamente valutate e diligentemente esaminate, né tuttavia spero che esse siano accettate da tutti - infatti ciò sarebbe impossibile -, ma da da parte di coloro i quali ritennero che tutto ciò che è giusto ed onesto dovesse essere perseguito di per se stesso, e che o non si dovesse affatto annoverare tra i beni, se non ciò che di per se stesso sia degno di lode.
- Letteratura Latina
- Libro 1
- Cicerone
- De Legibus