De Legibus, Libro 1, Paragrafo 38 - Studentville

De Legibus, Libro 1, Paragrafo 38

iis omnibus siue in Academia uetere cum Speusippo Xenocrate Polemone manserunt siue Aristotelem et Theophrastum cum illis congruentes re genere docendi paulum differentes secuti sunt siue ut Zenoni uisum est rebus non commutatis immutauerunt uocabula siue etiam Aristonis difficilem atque arduam sed iam tamen fractam et conuictam sectam secuti sunt ut uirtutibus exceptis atque uitiis cetera in summa aequalitate ponerent: iis omnibus haec quae dixi probntur.

Versione tradotta

Inoltre, spero siano accettate da tutti quelli che o rimasero nell'antica Accademia con Speusippo, Senocrate, Polemone, ovvero dai seguaci di Aristotele e di Teofrasto che sostanzialmente concordano con i primi, nonostante qualche lieve differenza nel modo d'insegnarlo, ovvero da quanti, come sembrò a Zenone, lasciando immutate le cose cambiarono i termini, ovvero da coloro che seguirono quell'astrusa e difficile scuola di Aristone, che tuttavia è già in crisi e confutata, ponendo essa tutto sul medesimo piano, eccezion fatta delle virtù e dei vizi: da tutti quelli vorrei che venissero accettate queste idee che io ho esposto.

  • Letteratura Latina
  • Libro 1
  • Cicerone
  • De Legibus

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