De Legibus, Libro 1, Paragrafo 60 - Studentville

De Legibus, Libro 1, Paragrafo 60

Nam quom animus cognitis percep tisque uirtutibus a corporis obsequio indulgentiaque discesserit uoluptatemque sicut labem aliquam dedecoris oppresserit omnemque mortis dolorisque timorem effugerit societateque caritatis coaeerit cum suis omnesque natura coniunctos suos duxerit cultumque deorum et puram religionem susceperit et exacuerit illam ut oculorum sic ingenii aciem ad bona seligenda et reicienda contraria (quae uirtus ex prouidendo est appellata prudentia) quid eo dici aut cogitari poterit beatius?

Versione tradotta

Infatti allorché l'animo dopo aver conosciuto e approfondito le virtù si sarà sottratto alla soggezione e all'indulgenza verso il corpo, ed avrà schiacciato il piacere come un disonorevole contagio, e si sarà affrancato da ogni timore della morte e del dolore; e allorché avrà stabilito con i suoi simili un rapporto sociale fondato sull'amore ed avrà considerato tutti i suoi simili congiunti per natura, e avrà dato inizio al culto degli dèi, ad una pura concezione religiosa, avrà reso acuta al pari di quella degli occhi quella vista dell'intelletto onde scegliere il bene e respingere il contrario, virtù che dal prevedere prese il nome di prudenza, che cosa mai si potrà dire o pensare di più felice di lui?

  • De Legibus
  • Libro 1
  • Cicerone
  • De Legibus

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti