Omnis enim per se divum natura necessest
immortali aevo summa cum pace fruatur
semota ab nostris rebus seiunctaque longe;
nam privata dolore omni, privata periclis,
ipsa suis pollens opibus, nihil
indiga nostri,
nec bene promeritis capitur nec tangitur ira.
Versione Tradotta
Infatti è necessario che ogni natura divina goda
di per sé vita immortale con somma pace,
estranea dalle nostre cose e immensamente distaccata.
Poiché libera da ogni dolore, immune dai
pericoli,
in sé possente di proprie risorse, per nulla bisognosa di noi,
né dalle benemerenze è sedotta, né è toccata
dalla collera.
Potrebbero interessarti:
- Versione Tradotta dell’Eneide, Libro 1, vv. 1-11
- Versione Tradotta dell’Eneide, Libro 2, vv. 1-56
- Versione Tradotta dell’Eneide, Libro 2, vv. 268-297
- Versione Tradotta dell’Eneide, Libro 4, vv. 1-53
- Versione Tradotta dell’Eneide, Libro 4, vv. 296-330
- Versione Tradotta dell’Eneide, Libro 4, vv. 331-361
- Versione Tradotta dell’Eneide, Libro 4, vv. 584-629
- Virgilio: opere e versioni tradotte
- Riassunto e analisi del Libro 6 dell’Eneide
- Scuole Superiori
- Letteratura Latina
- Libro 1
- Virgilio