Eneide, Libro 1, traduzione vv. 50-61 - Studentville

Eneide, Libro 1, traduzione vv. 50-61

Testo originale

Quod super est, vacuas auris animumque sagacem
semotum a curis adhibe veram ad rationem,
ne

mea dona tibi studio disposta fideli,
intellecta prius quam sint, contempta relinquas.
nam tibi de summa caeli ratione

deumque
disserere incipiam et rerum primordia pandam,
unde omnis natura creet res, auctet

alatque,
quove eadem rursum natura perempta resolvat,
quae nos materiem et genitalia corpora rebus
reddunda in ratione

vocare et semina rerum
appellare suemus et haec eadem usurpare
corpora prima, quod ex illis

sunt omnia primis.

Versione Tradotta dell’Eneide Libro 1, vv. 50-61

Quanto al resto, presta alla vera dottrina orecchie libere
ed animo sagace, lontano

dagli affanni,
affinché non abbandoni con disprezzo, prima di averli compresi,
i miei doni disposti per te con affettuoso

zelo.
Mi accingo ad esporti la suprema dottrina
del cielo e degli dèi, e ti spiegherò i primi principi delle cose,

da cui la natura crea tutte le cose, li accresce e li alimenta,
e in cui la stessa natura di nuovo risolve le cose

dissolte:
questi nell’esporre la dottrina noi siamo soliti chiamare
materia e corpi generatori delle sostanze,

semi delle cose, e inoltre li denominiamo
corpi primi, perché tutto da essi ha

origine.

 

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