Loci natura erat haec, quem locum nostri castris delegerant: collis ab summo aequaliter declivis ad flumen Sabim, quod supra nominavimus, vergebat. Ab eo flumine pari acclivitate collis nascebatur adversus huic et contrarius, passus circiter ducentos, infimus apertus, ab superiore parte silvestris, ut non facile introrsus perspici posset. Intra eas silvas hostes in occulto sese continebant. In aperto loco secundum flumen paucae stationes equitum videbantur. Fluminis erat altitudo pedum circiter trium.
Versione tradotta
Questa era la conformazione del luogo, che i nostri avevano scelto per gli accampamenti: un colle si stendeva ugualmente in pendio dalla cima al fiume Sambre, che prima abbiamo ricordato. Da quel fiume con uguale inclinazione sorgeva un colle dirimpetto a questo ed opposto, a circa duecento passi, aperto in basso, dalla parte superiore selvoso, tanto che non si poteva facilmente vedere dentro. Dentro a quelle selve i nemici si tenevano in segreto. Nel luogo aperto lungo il fiume si vedevano poche pattuglie di cavalieri. La profondità del fiume era di circa tre piedi.
- Letteratura Latina
- Libro 2
- Cesare
- De Bello Gallico