Catilinarie, Libro 2, traduzione Par. 2 - Studentville

Catilinarie, Libro 2, traduzione Par. 2

Quod vero non cruentum mucronem, ut voluit, extulit, quod vivis nobis egressus est, quod ei

ferrum e manibus extorsimus, quod incolumes cives, quod stantem urbem reliquit, quanto tandem illum maerore esse adflictum et

profligatum putatis? Iacet ille nunc prostratus, Quirites, et se perculsum atque abiectum esse sentit et retorquet oculos

profecto saepe ad hanc urbem, quam e suis faucibus ereptam esse luget; quae quidem mihi laetari videtur, quod tantam pestem

evomuerit forasque proiecerit.

Versione tradotta

Da quanta tristezza ritenete che egli sia afflitto e

prostrato,per il fatto che non abbia portato via una spada insanguinata,come avrebbe voluto,che se ne sia andato mentre noi

siamo sempre vivi,che gli abbiamo strappato l’arma dalle mani,che i cittadini siano incolumi,che egli abbia immediatamente

abbandonato la città? Ora,o Quiriti,egli giace là prostrato e si sente sconfitto ed abbietto,e spesso volge indietro gli occhi

verso questa città,che egli lamenta gli sia stata strappata dalle grinfie,ma che a me sembra rallegrarsi di aver vomitato ed

espulso una peste sì grande.

  • Letteratura Latina
  • Libro 2
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  • Catilinarie

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