Atuatuci, de quibus supra diximus, cum omnibus copiis auxilio Nerviis venirent, hac pugna nuntiata ex itinere domum reverterunt; cunctis oppidis castellisque desertis sua omnia in unum oppidum egregie natura munitum contulerunt. Quod cum ex omnibus in circuitu partibus altissimas rupes despectusque haberet, una ex parte leniter acclivis aditus in latitudinem non amplius ducentorum pedum relinquebatur; quem locum duplici altissimo muro munierant; tum magni ponderis saxa et praeacutas trabes in muro conlocabant. Ipsi erant ex Cimbris Teutonisque prognati, qui cum iter in provinciam nostram atque Italiam facerent, iis impedimentis, quae secum agere ac portare non poterant, citra flumen Rhenum depositis custodiam ex suis ac praesidium, sex milia hominum, una reliquerunt. Hi post eorum obitum multos annos a finitimis exagitati, cum alias bellum inferrent, alias inlatum defenderent, consensu eorum omnium pace facta hunc sibi domicilio locum delegerunt.
Versione tradotta
Gli Atuatuci, di cui abbiamo parlato precedentemente, venendo in aiuto ai Nervi con tutte le loro truppe, annunciata questa battaglia dalla marcia ritornarono in patria; abbandonate tutte le città e le fortezze portarono tutte le loro cose in un’unica città straordinariamente fortificata dalla natura.
Avendo questa attorno da tutte le parti altissime rocce e dirupi, da una parte era rimasto un accesso leggermente in pendio non più ampio in larghezza di duecento piedi; avevano munito quella postazione con un doppio altissimo muro; poi collocavano sul muro travi acuminate e sassi di gran peso. Essi stessi erano discendenti dai Cimbri e dai Teutoni, che facendo marcia verso la nostra provincia e l’Italia, abbandonati al di qua del fiume Reno quei carriaggi, che non avevano potuto spingere e portare con sé, lasciarono insieme sei mila uomini dei loro come guarnigione ed presidio. Questi dopo la loro morte tormentati per molti anni dai loro confinanti, mentre da una parte dichiaravano guerra, dall’altra s’opponevano ad una dichiarata, col consenso di tutti loro, fatta la pace, si scelsero questo luogo per domicilio.
- Letteratura Latina
- Libro 2
- Cesare
- De Bello Gallico