Catilinarie, Libro 2, traduzione Par. 29 - Studentville

Catilinarie, Libro 2, traduzione Par. 29

Quae quidem ego neque mea prudentia neque humanis

consiliis fretus polliceor vobis, Quirites, sed multis et non dubiis deorum inmortalium significationibus, quibus ego ducibus

in hanc spem sententiamque sum ingressus; qui iam non pro cul, ut quondam Solebant, ab externo hoste atque longinquo, sed hic

praesentes suo numine atque auxilio sua templa atque urbis tecta defendunt. Quos vos, Quirites, precari, venerari, implorare

debetis, ut, quam urbem pulcherrimam florentissimamque esse voluerunt, hanc omnibus hostium copiis terra marique superatis a

perditissimorum civium nefario scelere defendant.

Versione tradotta

Questo,o Quiriti,io vi prometto,sollecitato non da mia prudenza o da consigli umani,ma da segnali

molteplici ed indubbi degli dei immortali,sotto la cui guida io mi sono incamminato per questa speranza e per questo

intento;essi,con la loro potenza edl il loro ausilio, difendono i propri templi e le case della città non,come una volta

avveniva,da lontano,da nemici esterni e remoti,ma qui presenti.E voi, Quiriti,dovete pregarli, venerarli,

implorarli,affinchè,sconfitte tutte le schiere nemiche per terra e per mare,difendano quella città che essi vollero bellissima

e fiorentissima,contro un nefando delitto di sciaguratissimi cittadini .

  • Letteratura Latina
  • Libro 2
  • Cicerone
  • Catilinarie

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