Catilinarie, Libro 2, traduzione Par. 7 - Studentville

Catilinarie, Libro 2, traduzione Par. 7

Versione delle Catilinarie di Cicerone: traduzione ibro 2 Paragrafo 7

O fortunatam rem publicam, si quidem hanc sentinam urbis eiecerit! Uno mehercule Catilina exhausto

levata mihi et recreata res publica videtur. Quid enim mali aut sceleris fingi aut cogitari potest, quod non ille conceperit?

quis tota Italia veneficus, quis gladiator, quis latro, quis sicarius, quis parricida, quis testamentorum subiector, quis

circumscriptor, quis ganeo, quis nepos, quis adulter, quae mulier infamis, quis corruptor iuventutis, quis corruptus, quis

perditus inveniri potest, qui se cum Catilina non familiarissime vixisse fateatur? quae caedes per hosce annos sine illo facta

est, quod nefarium stuprum non per illum?

 

O fortunata Repubblica se qualcuno avrà scacciato questa

fogna della città! Per Ercole,già eliminato il solo Catilina, la Repubblica mi sembrerà sollevata e ricreata.Qual male o

delitto,infatti,può essere pensato o elaborato che egli non abbia concepito? Chi potrà essere trovato ,in tutta Italia, come

avvelenatore, assassino, ladrone, sicario, parricida, falsificatore di testamenti, circumventore di incapaci, crapulone,

dissipatore, adultero, o quale donna indegna, quale corruttore di giovani, corrotto, disperato, che non dica di essere vissuto in

grande familiarità con Catilina? Quali stragi, attraverso tutti questi anni, sono state compiute senza di lui, quale orrendo

stupro se non da lui?

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