De Legibus, Libro 2, Paragrafo 12 - Studentville

De Legibus, Libro 2, Paragrafo 12

Quaero igitur a te Quinte sicut illi solent: quo si civitas careat ob eam ipsam causam quod eo careat pro nihilo habenda sit id estne numerandum in bonis?

Quintus: Ac maxumis quidem.

Marcus: Lege autem carens civitas estne ob ipsum habenda nullo loco?

Quintus: Dici aliter non potest.

Marcus: Necesse est igitur legem haberi in rebus optimis.

Quintus: Prorsus adsentior.

Versione tradotta

Perciò, nello stesso modo in cui ancora si comportano di solito quegli studiosi, ti chiedo, Quinto, è forse da annoverarsi tra i beni quell'elemento che, se mancasse ad uno Stato, proprio per fatto che manchi dovrebbe essere considerato come per nulla esistente?

Quinto: - Sì, e tra i più importanti.

Marco: -Ed uno Stato che sia privo di legge non è forse proprio per questo motivo da considerarsi come inesistente?

Quinto: - Non si potrebbe dire altrimenti.

Marco: - Dunque la legge deve essere considerata tra le cose migliori.

Quinto: - Sono ancora pienamente d'accordo.

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